Da lunedì prestazioni sanitarie a pagamento per i cittadini calabresi

Catanzaro Attualità

Attraverso un comunicato stampa, le associazioni Asa, Anisap e Federlab-Sbv, che raccolgono
la totalità delle strutture e dei professionisti ambulatoriali accreditati della Calabria, annunciano che, sin dal prossimo lunedì 22 marzo, i laboratori cesseranno di lavorare per conto del Servizio Sanitario regionale e saranno costretti a far pagare le prestazioni direttamente ai cittadini calabresi.
La vicenda ha inizio il 12 febbraio scorso, quando la Giunta regionale, nel rispetto di quanto concordato col Governo nazionale in relazione al Piano di rientro dal debito, ha fissato in 116 milioni di euro il limite massimo di spesa per l'acquisto di prestazioni ambulatoriali dalle strutture private accreditate. Il livello di spesa ha trovato pieno accordo da parte di tutte le associazioni del settore. L'intervento dell'Assessorato alla Salute, tramite una lettera accompagnatoria alla Dgr 114/2010, ha dimezzato lo stanziamento fino a 67 milioni di euro, tagliando, conseguentemente, il numero delle prestazioni sanitarie di cui potranno usufruire i calabresi. Il piano di rientro - prosegue la nota - impone già tanti sacrifici alla popolazione e tale ulteriore intervento, assolutamente ingiustificato, se confermato, produrrà degli effetti catastrofici: i calabresi vedranno esplodere le liste d'attesa anche per la più semplice prestazione sanitaria e le strutture dovranno necessariamente licenziare oltre il 50% dei lavoratori del comparto con la cancellazione di almeno 1000 posti di lavoro. Asa, Anisap e Federlab-Sbv chiedono, perciò, l'intervento urgente del Governatore ed assessore alla Salute della Calabria, Agazio Loiero, per l'immediata risoluzione della vertenza