Bivongi: stoccava illecitamente rifiuti provenienti da carcasse di auto fuori uso

Reggio Calabria Cronaca

Nel corso dell’attività programmata dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Reggio Calabria al fine di verificare la corretta gestione e smaltimento dei rifiuti nell’ambito del territorio Provinciale, il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, congiuntamente ai Reparti di Locri e Caulonia, ha effettuato un consistente sequestro di auto fuori uso e relativi componenti dislocati nella località “Vina”, in agro del Comune di Bivongi. In particolare sono stati sequestrati 36 autoveicoli di varia provenienza.

M.F. di anni 40, è stato deferito all’Autorità giudiziaria, in violazione all’art. 183, del decreto legislativo 152 del 2006 Testo unico in materia ambientale, poiché stoccava senza le necessarie autorizzazioni rifiuti speciali costituiti principalmente da carcasse di auto e relativi componenti meccanici su di un’area, che era nella propria disponibilità.
Da un accurato controllo della superficie ove erano depositati i beni sequestrati, si appurava che il suolo solo in minima parte si presentava impermeabilizzato con uno strato di conglomerato cementizio, mentre la restante parte era esente da impermeabilizzazione oltre ad essere completamente sprovvista di copertura.
All’interno delle carcasse erano ancora presenti diversi componenti quali batterie, lubrificanti ed altro materiale come il fluff, rappresentato dagli scarti non metallici all’interno degli autoveicoli e che nella circostanza diventano elementi pericolosi, qualora non vengano opportunamente raccolti e smaltiti.

Pertanto da un’attenta ispezione delle autovetture fuori uso si notava anche il riversamento dei liquidi provenienti dai componenti sopra citati, con conseguenti infiltrazioni nel sottosuolo.
A M.F è stato contestato il reato di stoccaggio non autorizzato di rifiuti consistente nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti speciali, nonché le attività di recupero consistenti nella messa in riserva o di riciclaggio.
Continua incessante l’attività investigativa per l’identificazione di eventuali soggetti coinvolti nell’organizzazione mentre le attività di controllo verranno ulteriormente incrementate così come disposto dal Comando Provinciale.