Bianca Rende sui modelli fallimentari e le future alleanze
“Stupisce davvero – ha detto Bianca Rende (coordinatrice regionale MPA- AD) - che ancora oggi il Presidente Scopelliti, anziché pensare soprattutto a governare, si attardi a proporre presunti modelli, il cui fallimento, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti i calabresi e le calabresi, primi tra tutti le cittadine ed i cittadini di Reggio Calabria.
Nel quadro d’incertezza politica, già sul piano nazionale, - ha proseguito Bianca Rende - è comprensibile che ognuno intraveda ogni genere di prospettiva possibile, compresa quella più vicina ai propri sogni. Il Terzo Polo è una felice intuizione di Casini, Rutelli, Fini e Lombardo, che si propone quale alternativa principale e credibile per il ritorno del Paese alla normalizzazione democratica. Sappiamo però benissimo dell’esistenza in Calabria d’incrostazioni di potere, dure ad essere scrostate. Quel che è certo, è che nella piena libertà di tutti, la federazione tra MPA e AD sarà nettamente contraria a qualsivoglia alleanza, anomala e di sapore anacronistico. Il Terzo Polo è reso credibile proprio dalla non partecipazione al Governo precedente, tra forze che hanno resistito all’attrazione di ben altre sirene dei cacicchi locali e se questi per sopravvivere sognano ancora formulette insufficienti ricordano il mondo delle favole semplici ma irreali.
Il Terzo Polo, in Calabria, - ha concluso Bianca Rende - potrà nascere da spinte nazionali oppure dal basso come nacque, nel 1962, la prima Giunta di centro-sinistra dell’Italia meridionale con Antonio Guarasci che, non a caso, divenne poi il primo presidente della Regione Calabria. In tal caso sarebbe ancora più credibile, capace di opporsi alla sfiducia generale e suscitare qualche speranza civile”.