Smaltimento illecito di rifiuti organici di animali, deferite tre persone
Durante i controlli per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio disposti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, congiuntamente al personale del Reparto di Laureana di Borrello, ha deferito all’autorità giudiziaria, in due differenti operazioni, tre soggetti procedendo rispettivamente all’accertamento di conformità delle strutture di smaltimento delle deiezioni adiacenti ad un canile in località “Folarì” del comune di Oppido Mamertina e al sequestro di un canale di scolo in calcestruzzo cementizio, proveniente da un allevamento di ovini, ubicato in località “Barbasano” del comune di Candidoni.
Nella prima attività operativa sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria L.G. e B.R., responsabili di una società che gestisce il canile, poiché smaltivano irregolarmente le acque reflue derivanti dal lavaggio dei box destinati sia al canile rifugio che al cosiddetto sanitario. Si è accertato che ogni singolo box, disponeva di un pozzetto di scolo attraverso il quale le acque reflue provenienti dal lavaggio, unitamente alle deiezioni solide e liquide degli animali, confluivano in una vasca di raccolta a tenuta stagna disposta al di fuori del canile. Da un attento controllo della documentazione relativa alle varie operazioni di prelievo dei reflui da parte di una ditta specializzata, si è constatato che l’ultimo risaliva addirittura al marzo dell’anno 2009. Considerata la consistente quantità di rifiuti che il canile produce giornalmente per il lavaggio dei singoli box, è risultato inverosimile che l’ultimo prelievo, confutato dalla documentazione, risalisse a così tanto tempo prima. Inoltre, dalla vasca di raccolta in questione, fuoriuscivano dei liquami, che tramite ruscellamento, si riversavano indiscriminatamente sul suolo antistante. Da qui il deferimento a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria.
Nella seconda operazione effettuata in località “Barbasano” del comune di Candidoni, sempre il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, congiuntamente al personale del Reparto di Laureana di Borrello, ha sequestrato un canale di scolo in calcestruzzo cementizio, della lunghezza di 12 metri, che sversava direttamente al suolo le deiezioni di ovini custoditi in una stalla adiacente. Infatti C.M. di anni 44, aveva maldestramente praticato un foro nella parete esterna della stalla, permettendo il convogliamento illecito dei reflui, misti alle deizioni degli animali, nel tubo in calcestruzzo.
Ai tre è stato contestato il reato di smaltimento illecito di rifiuti previsto dal D.lvo 152/06 testo unico in materia ambientale.