Movimento Zonadem, “I quarantenni impegnati in politica”
"I quarantenni impegnati in politica rispondono alla lettera di monsignor Nunnari": è il titolo dato all’iniziativa promossa dal movimento politico Zonadem e dalla fondazione Liberal Popolari. A tale appuntamento che si svolgerà nel Salone degli stemmi del Palazzo arcivescovile venerdì 10 febbraio alle ore 17,30. Parteciperanno Fausto Orsomarso, Demetrio Naccari, Michele Trematerra e Roberto Occhiuto. L’incontro sarà introdotto da Stefania Debiase del coordinamento di Zonadem e dal sindaco di Rovito, Felice Dalessandro; il convegno sarà coordinato da Giulio Lepera assessore del Comune di Aprigliano. e concluso da sua eccellenza monsignor Nunnari.
Mimmo Bevacqua, ispiratore di Zonadem e uno degli organizzatori dell’iniziativa insieme all'onorevole Roberto Occhiuto, oltre ad esprimere vive soddisfazione per le adesioni registrate, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Era doveroso per chi ricopre cariche di responsabilità rispondere all'appello del vescovo promuovendo momenti di incontro e di dibattito mirati ad approfondirne i contenuti. Come restare insensibili all’invito a “ritrovare la strada”, a “riscoprire le motivazioni profonde”, a “spalancare porte e finestre”, in parole povere all’invito a metterci in discussione, con umiltà? E se non lo facciamo noi i quarantenni impegnati in politica chi potrebbe farlo? Ed è da questa semplice domanda che è nata l'idea di organizzare una riflessione tra chi, forse più degli altri, dovrebbe raccogliere l'invito. Non perché migliori degli altri ma sol perché forse compete proprio a noi favorire un processo di innovazione e modernità vero nelle istituzioni e in politica, teso anche a favorire una nuova frontiera per rendere autorevole la classe dirigente dei partiti in senso lato
Da credenti siamo chiamati a “Purificare l'aria, perché le nuove generazioni - crescendo - non restino avvelenate”, siamo chiamati a generare una nuova cultura politica fondata su valori comuni condivisi, e rivolta a tutti gli uomini di buona volontà. Sono tempi in cui i cattolici ci devono essere ed “esserci in prima fila”. Mentre l’antipolitica demagogica avanza di corsa, come sostenuto dal presidente della Cei nella sua ultima prolusione, dobbiamo avere il coraggio di affermare da cattolici che “la politica è assolutamente necessaria”. Senza integralismi e gli errori del passato. Siamo chiamati a contaminare questo mondo, insieme a tutti i “riformisti” di diversa provenienza, da credenti responsabili, fedeli al principio di laicità e alla distinzione tra l'assolutezza della fede e la relatività della politica. Tutti, accogliendo l'invito dell'Arcivescovo dobbiamo, nella distinzione dei ruoli e rispettosi delle diversità, lavorare per il riscatto della nostra terra e l’elevazione culturale sociale della nostra gente".