Cosenza: progetto della nuova piazza Bilotti
“Leggere da parte dell’architetto Pietro Caruso che il nuovo progetto per il rifacimento di piazza Bilotti sembra una malformazione del suo progetto originario, è francamente offensivo e anche fuori dalla realtà”.
E’ il consigliere comunale Massimo Commodaro ad esprimere il suo disappunto per la lettera di protesta che il professionista, vincitore del concorso bandito nel 1990, ha inviato, fra l’altro, anche al sindaco Mario Occhiuto.
“Appartiene alla libertà di indirizzo di ogni amministrazione attuare la politica che meglio crede nella concretizzazione di quei progetti che, in particolare, sono destinati a cambiare profondamente l’assetto urbano, sia da un punto di vista fisico sia da un punto di vista della fruizione sociale delle strade. Il progetto ideato nelle scorse settimane dall’ufficio tecnico comunale e che il sindaco Occhiuto ha approvato – precisa Commodaro – è costato all’incirca 15mila euro ed è completamente diverso da quello dell’architetto Caruso, risalente ormai a 20 anni fa e dunque riconducibile a un altro modello di città. La piazza Bilotti che nascerà sotto il nome dell’attuale amministrazione avrà infatti non una tettoia in evidenza, ma un parcheggio interrato che in precedenza non era previsto, con un museo virtuale collegato al Mab e una piazza per gli eventi. L’idea originaria includeva una copertura che avrebbe lasciato una prospettiva chiusa, da qualsiasi angolazione la si guardasse. Ora, invece, il progetto contempla la riqualificazione degli spazi aperti che potranno essere vissuti dai cittadini in maniera attiva e dove si potranno pure portare grandi manifestazioni. Si tratta insomma di una pianificazione diversa sul piano funzionale, sul piano formale-architettonico e sul piano dell’utilizzo dei materiali che è stata accolta di buon grado dall’Ordine degli architetti, soprattutto per l’accelerazione subita. Ad ogni modo – conclude Commodaro rispondendo anche alla nota del gruppo consiliare del Pd – visto che il progetto dell’architetto Pietro Caruso costò al Comune circa 800mila euro, mi interesserò a promuovere un esame approfondito delle carte dell’epoca per verificare se gli elaborati e le procedure seguite giustificassero la notevole cifra di quella spesa”.