Cosenza: Pse, Piazza Bilotti e l’amministrazione del non-saper fare

Cosenza Politica

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma del Gruppo Consiliare Pse, in merito alle verifiche geologiche su piazza Bilotti

"Le verifiche geologiche su Piazza Bilotti che una delle ditte che intende partecipare al bando sta realizzando da ieri, conferma quello che dicevamo negli scorsi mesi. E cioè che l’amministrazione ha mentito sapendo di mentire e che, anche sul fronte di un tema che sta così a cuore al sindaco quale quello delle opere pubbliche, la nostra si sta mostrando un’amministrazione del non-saper fare. Bene fa la ditta interessata al bando ad effettuare in proprio gli accertamenti. Anche perché diversamente non potrebbe, visto che la perizia allegata al bando è una copia spudorata di un’altra realizzata 11 anni fa, e su cui la magistratura sta indagando. Ma oltre al falso, su cui giudicherà la magistratura, da oggi c’è qualcosa di più.

Innanzitutto che anche il fase di progettazione preliminare, la perizia non è solo obbligatoria dal punto di vista formale, come noi abbiamo sempre sostenuto, ma è più che necessaria da quello sostanziale. Lo sa bene la ditta che sta facendo i rilevamenti: per pensare un progetto, bisogna conoscere la morfologia del sottosuolo, visto che questa - soprattutto in un territorio sismico - può mutare di mese in mese, figuriamoci dopo 11 anni. Con buona pace del progetto che è stato venduto come fumo negli occhi dei cittadini come la nuova Piazza Bilotti. E poi c’è dell’altro. In quale posto in Italia si è mai vista una ditta che per poter decidere se partecipare o meno a un bando, deve spendere tempo e risorse per ottenere le informazioni, dal momento che quelle fornite dall’amministrazione sono inesatte, con l’aggravante che queste vengono spacciate per vere?

Certo, domani il sindaco dirà che tutto è normale. Che si fa così ovunque, che una ditta spende soldi e tempo semplicemente se prendere o meno parte a un bando, che non c’è nulla di strano. Così come è normale che chi parteciperà al bando dovrà anticipare di tasca propria 5 milioni di euro che verranno recuperati dalla gestione del parcheggio e del museo. E invece noi crediamo che siano queste le cose che hanno scoraggiato tutte le aziende a prendere parte al primo bando - risultato senza vincitore - cui ha preso parte solo una (!) ditta. E crediamo anche che saranno proprio questi i motivi nel caso in cui si dovesse perdere il finanziamento europeo. Lo ripetiamo: noi vogliamo che Piazza Bilotti venga riqualificata. Ma se davvero l’obiettivo è questo, non si doveva operare in questo modo. Con documenti falsi, con imperizia e superficialità sul fronte della sicurezza, di progetti campati in aria e del fatto che - così facendo - la grandissima parte delle imprese sono scoraggiate nel prendervi parte. No, non si doveva operare così. Perché così operano solo le amministrazioni del non-saper fare".


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