Usb sul raid vandalico alla scuola di Lamezia Terme
Riceviamo e pubblichiamo la nota della Usb Scuola Calabria che esprime sdegno per l'atto vandalico subito dall'Istituto Comprensivo "Don Saverio Gatti"
"La USB Scuola Calabria esprime rabbia e sdegno, per il vile attacco compiuto l’altra notte nei confronti della scuola di Lamezia Terme ed è solidale con la preside, con i docenti e personale tutto, con gli studenti e con la comunità che quella scuola frequenta. Oggi, però passato lo sdegno iniziale è giusto forse partire dall’attentato per ragionare sulla scuola. Colpire una scuola è un atto doppiamente criminale. Alla devastazione indiscriminata ed indistinta, già subita ad opera dei governi che si sono succeduti in questi ultimi anni, si aggiunge ora, infatti, quella più violenta e manifesta di stampo mafioso.
La situazione oggi appare chiara, tutti a manifestare solidarietà a dirigente, allievi e docenti e ad indignarsi contro i criminali che hanno rotto sedie, banchi, spaccato lavagne e versato sangue nei lavandini. Ma quei politici, quelle associazioni, quei cittadini, cosa hanno fatto finora quando hanno tagliato e levato risorse alla scuola pubblica, togliendo anche la dignità a chi in quella scuola è impegnato quotidianamente? Una atto devastante anche quello, ma, secondo loro, legale e necessario; l’effetto che si è avuto, però, è stato quello di lasciare la scuola vulnerabile e fragile. Banchi e lavagne inutilizzabili dopo l’attentato della scorsa notte, ma, allo stesso modo, quante lavagne, quante aule, quanti banchi sono state sottratti all’istruzione, quanti docenti sono stati eliminati in ragione di tagli violenti e come tributo al rigore?
La scuola è un presidio di democrazia, un freno al dilagare della inciviltà e, quindi, un attentato alla scuola, che sia la mafia od un governo ad attuarlo, ci indigna sempre. Non a caso la mafia ha scelto proprio la scuola come luogo simbolo da colpire, per questo è ancora più importante difendere la scuola e per questo anche che ci appaiono quasi grotteschi oggi i propositi governativi e recenti progetti regionali del tipo “a scuola di legalità”, oppure “la legalità nella scuola”, messi in campo in Calabria, quando contemporaneamente leggiamo di politici indagati per avere avuto i voti della mafia. Un’altra scuola è distrutta, per questo siamo doppiamente indignati, doppiamente offesi e doppiamente colpiti, ma siamo anche doppiamente arrabbiati e decisi a non subire".