La consulta degli studenti al palazzo provinciale di Reggio
Legalità, Giovani ed Europa. Qualora ce ne fosse bisogno questo sarebbe lo slogan perfetto per l’iniziativa promossa dal Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi. Infatti, il prossimo 24 febbraio le porte del Palazzo Storico sede dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria si apriranno alla Consulta Provinciale degli Studenti che, con l’occasione, presenterà la propria proposta di delibera denominata Scuola di Legalità. L’iniziativa condivisa dal Presidente Raffa e dall’Assessore alla Legalità Eduard Lamberti Castronuovo, fortemente sostenuta dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio, si incardina pienamente nei valori e nelle previsioni contenute nel Libro Bianco dell’Unione Europea sulla governance. Uno strumento, quest’ultimo, che nasce al fine di favorire un'ampia dinamica democratica nell'Unione. Con il Libro Bianco la Commissione ha dato avvio ad una vasta riforma della governance proponendo quattro grandi cambiamenti: coinvolgere maggiormente i cittadini, definire politiche e normative più efficaci, impegnarsi nel dibattito sulla governance mondiale e, infine, riorientare le politiche e le istituzioni su obiettivi chiari. Ed il Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi è convinto che questa sia proprio la strada giusta da seguire, coinvolgendo appunto sempre di più la cittadinanza, a partire dai giovani, in momenti come questo che vuole rappresentare un ulteriore forma di coinvolgimento attivo dei giovani nella vita dell’Ente Provincia.
“Momenti che, d’altronde, si ripetono ormai frequenti e che scandiscono i tempi dell’agire dell’amministrazione Raffa – dichiara Eroi - Un appuntamento che giunge in prossimità della convocazione della massima assise elettiva provinciale prevista per il prossimo 29 febbraio. In tale data – prosegue Eroi - il Consiglio Provinciale nella sua interezza avrà modo di valutare ed esprimersi sulla proposta di delibera a scuola di Legalità promossa dalla Consulta Provinciale degli Studenti. Fin da ora, per quel che mi compete e dopo essermi confrontato in proposito con il Presidente Raffa e con l’Assessore alla Legalità Lamberti, posso anticipare che sarà massimo l’impegno affinché tale proposta non solo sia recepita, approvata e fatta propria dal Consiglio ma, anche e soprattutto, affinché tale iniziativa trovi adeguata copertura finanziaria attraverso l’istituzione di un apposito capitolo di spesa in sede di futura approvazione del bilancio. Un fatto quest’ultimo che riempirà di significati concreti tale iniziativa dei nostri giovani studenti, senza incorrere nel rischio che il tutto rimanga semplicemente una buona intenzione o una mera enunciazione di principi. È in questo modo concreto – conclude Eroi - che il Consiglio Provinciale intende ribadire con forza il fermo no alla criminalità organizzata e rispondere così alla lunga sequela di minacce ed intimidazioni perpetrate a danno di sindaci ed amministratori pubblici, come accaduto all’amico Sindaco di Siderno Riccardo Ritorto, e ancora al Sindaco di Taurianova Romeo a cui hanno trucidato facendolo saltare in aria uno dei suoi amati cavalli ed al Sindaco di Scilla Caratozzolo che in compagnia di quasi tutta la giunta comunale è stato il destinatario di gravissime lettere di minacce. Se chi fa politica non può considerarsi sotto attacco, poco ci manca. In effetti non è solo la politica ad essere al centro del mirino della criminalità organizzata ma anche valorosi magistrati come il Procuratore Creazzo ed il Giudice Gratteri nonchè personaggi in vista e ampiamente noti anche al grande pubblico televisivo come Aldo Pecora del Movimento antindrangheta Ammazzateci Tutti, di recente destinatari dell’ennesima lettera di minacce accompagnata da due proiettili esplosi proprio nel giorno della visita ufficiale a Palmi del Ministro di Grazia e Giustizia Paola Severino giunta nella città della piana proprio per l’intitolazione della Aula della Corte di Appello ad un emblema dell’impegno antimafia quel giudice Antonino Scopelliti così barbaramente ucciso in un agguato a Campo Calabro proprio mentre si accingeva a presiedere uno dei più importanti maxi processi alla mafia che la storia d’Italia ricordi. Un Consiglio Provinciale intero, ed oserei allargare il concetto senza esitazioni anche all’intera Amministrazione Raffa, che si sentono fortemente motivati ed impegnati sul terreno del contrasto alla criminalità e che, dunque, non intende solo parlare di legalità ma che si impegna ad occuparsene di frequente con proposte e fatti concreti.