Sottrae all’Asp di Vibo 40mila euro, impiegato denunciato
Per mesi avrebbe sistematicamente sottratto dalle casse dell'Asp di Vibo Valentia l'importo del ticket versato dagli utenti. Un sistema che ha permesso ad un impiegato dell'ufficio di Nicotera di appropriarsi di oltre 40 mila euro di soldi pubblici. L'uomo, G.C., 63 anni, è stato denunciato per peculato. L'impiegato infedele, incaricato della riscossione del denaro, versava alle casse dell'Azienda solo parte delle somme che venivano corrisposte dagli utenti per la prenotazione ed il pagamento delle visite specialistiche presso gli ambulatori pubblici ed il resto se lo intascava tranquillamente.
A far scattare i controlli è stata una segnalazione dei vertici dell'Azienda agli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Valentia. La dirigenza si è infatti accorta che qualcosa non tornava a Nicotera tra l'elevato numero delle prestazioni effettuate e gli scarsi introiti che ne derivavano. Un'anomalia, hanno accertato gli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia a seguito del sequestro di numerosi bollettari di pagamento, che è andata avanti per tutto il 2010 e buona parte del 2011 e che ha rappresentato un vero salasso per le casse dell'ente.
Dopo alcuni accertamenti i militari della Benemerita sono riusciti a risalire al dipendente infedele, già sanzionato in passato per analoghi comportamenti ma - sottolineano gli inquirenti - incredibilmente rimesso al suo posto come se nulla fosse, e lo hanno denunciato all'autorità giudiziaria con l'accusa peculato. Ora l'uomo, oltre che rispondere del reato contestato, dovrà restituire le somme illegittimamente sottratte all'azienda. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità di altre persone e come mai, nonostante fosse già stato scoperto in passato il comportamento non lineare dell'uomo, questo sia stato tranquillamente lasciato in un posto di tale responsabilità. Gli uomini dell'Arma sono al lavoro con la commissione dell'A.S.P. insediatasi a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose.