Inps, evase solo il 55% delle pratiche di invalidità civile

Calabria Attualità

Sono state 125 mila le richieste di prestazione di invalidità civile presentate alle sedi Inps della Calabria negli ultimi 24 mesi: a riferirlo, il presidente del comitato regionale dell'Inps, Giuseppe Pitarella.

Sempre in termini di numeri, in media, ogni mese sono oltre 5.500 richieste di prestazione presentate mentre i verbali di conclusione sono poco più di 3.000, per una percentuale che si attesta al 55%.

''I dati finali del 2011 - ha detto Pitarella - a conclusione del secondo anno di vigenza delle nuove norme, evidenziano una situazione che appare sempre più grave e va denunciata all'opinione pubblica e alle forze sociali perchè, in assenza di tempestive iniziative, è destinata a divenire insostenibile, oltre ad essere già nell'illegalità rispetto ai tempi dettati dalla legge 102 del 2009''.

Per Pitarella ogni commissione che valuta le richieste di prestazione effettua in media meno di 9 visite a seduta, dato che potrebbe ''essere migliorato di molto unificando, in tutte le aziende sanitarie provinciali, le visite per quei soggetti che richiedono più prestazioni che sono pari al 40%''.

Il coordinatore regionale evidenzia che l’alto numero di richieste è un ''ulteriore misuratore della necessità di sostegno sociale per una popolazione sempre più anziana e non autosufficiente, aldilà del facile scandalismo e dell'effetto mediatico delle notizie sui 'falsi invalidi'. Un fenomeno cui la nostra regione, ovviamente, non e' estranea, ma nel quale non primeggia, rispetto a regioni del centro nord, a torto considerate più virtuose''.

''Sollecitata l'attenzione del Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti – conclude Pitarella - abbiamo ottenuto la creazione di un tavolo istituzionale regionale di confronto, su cui cercare insieme la soluzione alle crescenti criticità. Dal confronto e' risultata del tutto evidente la necessità, per poter erogare il servizio nei tempi che la legge impone, di poter contare sull'attività di un maggior numero di commissioni mediche e su una maggiore efficacia della loro azione''.