Ursini. Udc Catanzaro a rischio spaccatura

Catanzaro Politica
Vincenzo Ursini

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Vincenzo Ursini su probabile spaccatura Udc a Catanzaro

"L’alleanza dell’UDC catanzarese con l’aggregazione di centro sembra ormai fatta, ma qualcuno si chiede: che senso ha questo tipo di alleanza fatta in modo prematuro e senza un sostanziale obiettivo comune? Dall’ultima competizione elettorale, maggio 2011, sono cambiate tante cose in Italia: innanzitutto c’è un nuovo governo nel Paese presieduto dal Prof. Monti e sostenuto da Pdl-Terzo Polo e Pd, è cresciuta la disoccupazione, sono aumentate le tasse; a Catanzaro, in particolare, è stato celebrato un congresso cittadino in “casa” Udc, che ha eletto un nuovo segretario ed un nuovo gruppo dirigente. Sono nate nel frattempo diverse liste civiche, si sono composte e scomposte delle alleanze, insomma è sotto gli occhi di tutti che, di fatto, è mutato lo scenario politico.

Gli addetti ai lavori sanno perfettamente che ogni competizione elettorale ha una storia a sé, ma, se è vero come è vero, che anche in politica contano i numeri, è giusto evidenziare che in “casa” Udc, alla luce delle neo scelte terzo-poliste che si stanno consumando in queste ore, si potrebbe verificare un autentico “terremoto politico”, senza precedenti nella storia dei centristi. Tutto ciò accade proprio nella città del Vice Segretario nazionale che al termine del “confronto politico”, qualunque dovesse essere il risultato, potrebbe ritrovarsi con un partito letteralmente spaccato, logorato e comunque privo di postazioni importanti e strategiche in seno alle istituzioni cittadine. Proviamo a ragionare un po’ con i numeri. Nelle precedenti elezioni comunali, non più tardi di 10 mesi fa, la lista dell’Udc ha totalizzato 3.415 voti con una “dignitosa” percentuale del 5,87 %; ha eletto 2 consiglieri comunali, Giuliano Renda e Rosario Mancuso ed espresso un assessore esterno, Giuseppe Calabretta, con delega ai lavori pubblici.

Ma questi oramai sembrano ragionamenti che appartengono al passato. Adesso per alcuni autorevoli rappresenta dell’UDC, occorre guardare al futuro prossimo. Ed il futuro per UDC non appare certamente roseo se troveranno conferma le voci di corridoio circolate con insistenza nei palazzi della politica locale che danno per scontata la fuoriuscita dal partito, con motivazioni diverse, sia dell’ex consigliere comunale Rosario Mancuso (521 voti) che di Vincenzo Serrao (236 voti) stimatissimo medico del Pugliese- Ciaccio. Inoltre, sempre secondo indiscrezioni, sembrerebbero decisi a non ricandidarsi, i dirigenti di punta del partito locale Carlo Nisticò (516 voti) Gianni Maida (374 voti) Felice Sità (131 voti ) e Franco Cimino (170 voti). Quest’ultimo, vero ed autentico democristiano doc, non viene stranamente annoverato nella rosa dei “papabili” candidati a sindaco proposti dall’Udc, pur essendo consigliere nazionale del partito e soprattutto persona stimata sia nella città che nel partito, proprio per la sua qualificata esperienza e l’indiscutibile coerenza politica.

Assai incerte, sempre secondo indiscrezioni, appaiono infine le candidature dei dirigenti Franco Caglioti (273 voti ) e Salvatore Canino (192 voti). Con tutto il rispetto per gli altri candidati, una siffatta situazione aprirebbe un “caso” non di poco conto nell’Udc, dalle conseguenze forse devastanti! Se tutto ciò corrisponderà al vero, per il neo segretario cittadino Gianluca Tassone ed il suo staff ci sarà un bel lavoro da fare per comporre una lista di 32 candidati che siano rappresentativi del partito e dei cittadini. Vediamo cosa accadrà in questo week-end."

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