Vibo Valentia. Assemblea annuale di Concooperative Unione Provinciale

Vibo Valentia Attualità
Antonio Caridi

Si è svolta - si legge in una nota di Concooperative Vibo Valentia - in un clima di grande partecipazione l'Assemblea annuale di Confcooperative Unione Provinciale di Vibo Valentia, nel corso della quale è stato discusso il tema, importante quanto attuale, "Modelli cooperativi e sviluppo locale", e sono state rinnovate le cariche confederali. Alla guida dell’Unione provinciale è stato riconfermato Giuseppe Grillo che si avvarrà della collaborazione di un consiglio provinciale formato da tredici elementi giovani e validi cooperatori di tutta la provincia vibonese nelle persone di: Giovanni Ielo, Cultura; Maurizio Falcone, Sociale Di Tipo A; Giovanni Pileggi, Sociale Di Tipo B; Giovanna Moniaci, Sociale; Caterina Patania, Sociale; Gregorio Polistena, Sanità; Francesco Barbieri, Agricolo; Giuseppina De Luca, Servizi; Nicola Marchese, Sociale; Franceco Condello, Sanità; Agostino Costa, Agricolo; Antonio Barone, Credito.

Ai lavori hanno partecipato l'Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi, il quale ha portato il saluto del governo regionale, l’Assessore Regionale alle politiche sociali Stillitani ed il vice presidente vicario della Confederazione cooperative Italiane Carlo Mitra il quale ha dichiarato che Il modello cooperativo può essere la risposta ideale alla violenta crisi che attanaglia la nostra economia proponendosi come soluzione per i progetti di sviluppo che si intendono proporre in Calabria.

Gli assessori regionali hanno espresso soddisfazione e compiacimento per la qualità dell'iniziativa assicurando l’impegno personale e quello della Giunta finalizzato a realizzare le condizioni opportune affinché il movimento cooperativo sia destinatario di attenzione e di risorse adeguate. Un impegno che deve riguardare anche la predisposizione di un quadro normativo chiaro che offra alla cooperazione la possibilità di valorizzare il rilevante lavoro che il sistema cooperativo svolge nel contesto della realtà economica calabrese. La cultura della cooperazione, secondo gli assessori, rappresenta un passaggio valido per l'affermazione di valori importanti nella costruzione di una società orientata ad uno sviluppo locale vero e reale.

Tutto ciò diventa realizzabile se alla base si riesce ad innescare un'inversione culturale del nostro sistema produttivo, essenzialmente individualista e fondato su un'imprenditoria di piccole dimensioni, per passare ad una logica di rete e di squadra, in grado di reggere al meglio le sfide del mercato anche a livello globale. In questa ottica il mondo della cooperazione può essere una risorsa ed un'opportunità di crescita, un valore aggiunto vero e proprio per il rilancio e la crescita della Calabria.

In conclusione, ha sottolineato il Presidente Giuseppe Grillo come il modello cooperativo debba essere considerato punto di riferimento nel contesto del tessuto economico legato alle piccole e medie imprese, per la sua capacità di aggregazione ma anche per i suoi valori ed il ruolo essenziale che potrebbe svolgere nei programmi di sviluppo dell'economia calabrese.