Confcooperative Calabria, rinnovo ultimo consiglio provinciale

Calabria Attualità

Dopo un tour di tre giorni, da Reggio Calabria a Cosenza, passando per Vibo Valentia, è terminata la fase di rinnovo dei consigli provinciali della Confcooperative iniziata a dicembre 2011 con il rinnovo della unione interprovinciale Catanzaro Crotone, in attesa dell’assemblea regionale che sarà celebrata nel prossimo mese di aprile. Alla presenza attenta e assidua del vice presidente vicario della Confederazione Cooperative Italiane, Carlo Mitra, anche Confcooperative Cosenza ha, quindi, rinnovato i suoi organi confederali e sarà guidata per il prossimo mandato da Ernesto Madeo che si avvarrà della collaborazione, del sostegno e della professionalità in specifici settori di:

Camillo Nola (agricolo), Maria Grazia Minisci (agricolo), Teresita Massara (cultura), Iolanda Cerrone (cultura), Giuseppe Peri (sanità), Salvatore Monaco (produzione lavoro), Natale Viteritti (produzione lavoro), Giuseppe Capparelli (sociale di tipo B), Maurizio Falcone (sociale di tipo A), Francesco Lopez (credito), Antonio Martilotti (pesca), Sergio Principe (sociale), Giovanni Romeo (sociale). Un consiglio totalmente rinnovato rispetto al passato mandato, costituito da validi imprenditori, cooperatori autentici i quali si dicono tutti fortemente convinti del ruolo che la cooperazione ha assunto, quale parte attiva e generosa, nelle grandi trasformazioni economiche e sociali del Paese. Dichiarano, altresì, la volontà di mettersi al servizio delle associate per favorire la cooperazione tra le imprese, anche appartenenti a settori diversi, in quanto si possono generare comunanze e complementarità produttive, attivare scambi di informazioni tecnologiche, collaborazioni produttive e commerciali, orizzontali e verticali.

Il neo eletto presidente, Ernesto Madeo, a termine dell’Assemblea ha dichiarato che il suo primo impegno nella carica di Presidente della Confcooperative Cosenza sarà quello di perseguire la coesione dei dirigenti locali affinché si costruisca un gruppo affiatato, leale e motivato che possa far bene per realizzare l’interesse comune delle associate e del territorio. Il nuovo gruppo dirigente, continua Madeo, dovrà essere protagonista di un nuovo percorso e di una serie di scelte strategiche e di azioni di sviluppo per la confederazione, per il sostegno e lo sviluppo delle associate alle quali occorre garantire tutela ed opportunità.