Catanzaro: la Fai Cisl chiede chiarezza sui lavoratori dell’ Afor

Catanzaro Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma della Fai Cisl di Catanzaro

“La Fai Cisl della Provincia di Catanzaro chiede chiarezza in merito alla situazione dei 50 lavoratori trasferiti dall’Afor al Consorzio di Bonifica Jonio Catanzarese, e che dalla data del trasferimento, tra maggio e giugno 2011, ad oggi non vedono riconosciuto il nuovo rapporto di lavoro presso Inps, Inail e Centri per l’impiego. I lavoratori sono stati trasferiti con il d.g.r. n. 47 del 10 febbraio del 2011, con cui la Giunta regionale ha approvato il Piano Attuativo per gli interventi di Forestazione per l’anno 2011, prevedendo tra l’altro anche il trasferimento delle 50 unità OIF dall’ufficio provinciale di Catanzaro al Consorzio di Bonifica Jonio Catanzarese. Si tratta di una situazione inammissibile, che la Fai Cisl ha posto più volte all’attenzione dell’Afor, del Consorzio e della Regione Calabria, che però continuano a fare scaricabarile senza trovare soluzione ad un problema che produce conseguenze gravissime per i lavoratori. Non risultando alcun rapporto di lavoro i lavoratori non possono neppure usufruire della copertura previdenziale e infortunistica! Non riusciamo a comprendere come dirigenti pagati fior di quattrini, anche a seguito delle nostre numerose denunce, possano non risolvere un problema che finisce come al solito per ripercuotersi sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie. Eppure questi dirigenti incassano a fine anno sostanziosi premi per il raggiungimento di obiettivi – quali? – mentre ai lavoratori non restano neppure le briciole dovute! La Fai Cisl non è disposta ad accettare tanta superficialità ed irresponsabilità, e tutelerà con ogni mezzo, anche con tutte le opportune azioni legali, i diritti dei lavoratori. Regione, Afor e Consorzio devono smetterla di scaricarsi la responsabilità a vicenda e risolvere il problema. Non ci interessano i teatrini, ma i diritti dei lavoratori, ancora una volta portati sull’orlo della disperazione e della fame da amministratori incapaci ed irresponsabili.”

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