Turismo, complimenti unanimi per Saracena

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Identità e sviluppo sostenibile, la differenza fa vincere sui mercati. Puntare sui marcatori identitari è strategico. Non serviva e non serve copiare modelli che non hanno nulla a che vedere col territorio. Vincente l’investimento su paesaggio, centro storico e produzioni locali messo in piedi, in questi anni, con convinzione, dall’Esecutivo guidato da Mario Albino Gagliardi.

E’ quanto è emerso nel corso della presentazione regionale della Guida ai Vini del Touring Club, ospitata nella Città del Moscato Passito. Al dibattito, in una gremita sala consiliare, coordinato da Giovanni Gagliardi, responsabile di vinocalabrese.it e che ha parlato di nuova stagione per i vini calabresi, è seguita in piazza la degustazione, alla presenza delle cantine premiate e di tantissimi ospiti dal territorio. Una giornata – ha detto Luigi Viola, presidente dell’associazione produttori Moscato – destinata ad entrare nella storia della comunità, divenuta polo di riferimento per l’enologia calabrese. In questi anni – ha aggiunto – abbiamo innescato un movimento importante e sollecitato una contagiosa mentalità positiva.

A Saracena, in questi anni, è stato fatto un ottimo lavoro di squadra, tra imprenditori ed istituzioni, in tema di promozione strategica dell’identità enogastronomica e paesaggistica. Un percorso virtuoso, ricordato dal Primo Cittadino, Mario Albino Gagliardi, destinatario di complimenti e di incoraggiamento da parte di tutti gli intervenuti. – Come Umberto Gambino, curatore per la Calabria della Guida, che ha esortato ad avere più entusiasmo ed a fare analogo lavoro di squadra per l’olio. Assaggiando i vini calabresi – ha detto – ho come scoperto un continente! Purtroppo – ha ricordato – su 25 mila campioni inviatici da tutt’Italia, soltanto 130, cioè lo 0,5% proveniva dalla Calabria. – Il valore aggiunto di questa Guida – ha detto Linda Nano, responsabile comunicazione del prezioso catalogo – consiste nell’essere l’unica dedicata ai vini autoctoni e nel saper dare voce alle persone ed alle esperienze di chi lavora in questo settore. La grandezza – ha scandito – non va ricercata in improbabili comparazioni o, peggio, nell’importazione di modelli estranei al territorio. La grandezza sta nella peculiarità del territorio. – Di recente orientamento al mercato dei vini calabresi ha parlato Antonio Schiavelli responsabile del distretto agroalimentare di qualità di Sibari. Il processo di identificazione culturale è lento ma – ha aggiunto – è con solo la differenza che si vince sui mercati. Per Schiavelli l’identificazione in Città del Moscato Passito rappresenta un esempio emblematico di come Saracena si sia positivamente avviata, puntando sui marcatori identitari, ad uscire dall’anonimato. – Del resto – ha proseguito Gianfranco Manfredi giornalista enogastronomico – il vino resta il migliore ambasciatore nel mondo di un territorio contribuendo a portare i consumatori nel terroir d’origine. – Oggi – ha concluso l’On. Mimmo Papappaterra, presidente del Parco del Pollino e partner principale dell’iniziativa – dobbiamo però rafforzare la rete di servizi di qualità. Ha fatto benissimo il Sindaco Gagliardi ad investire sulle eccellenze che identificano Saracena, a partire da Novacco, Masistro e Piano dell’Erba. D’altronde, il turismo-natura è ricercato dal 60% degli italiani. Pappaterra ha quindi concluso annunciando, per maggio prossimo, l’ufficializzazione di un importante progetto infrastrutturale che coinvolgerà Campotenese, cerniera tra i versanti calabrese e lucano del Parco, nella cui cornice – ha precisato – sarà adeguatamente valorizzato un nuovo, più celere e comodo accesso ai pianori di Saracena direttamente dall’Autostrada Salerno-Reggio Calabria.