Creato un coordinamento del Pd del Savuto
"Abbiamo appreso dalla stampa che nei giorni scorsi sarebbe stato costituito un fantomatico “coordinamento del Pd del Savuto” a cui avrebbero aderito diversi segretari di circolo, sindaci e amministratori locali, finalizzato a rilanciare il PD partendo dai problemi più urgenti del territorio quali il dissesto idrogeologico, sanità e trasporti. - Comunica un nota stampa del Pd - Purtroppo dobbiamo affermare, per amore alla verità e per il rispetto che dobbiamo agli iscritti del nostro partito, che pur essendo anche noi segretari di circolo, sindaci e amministratori locali, mai siamo stati convocati a riunioni e/o incontri per discutere di tali problematiche.
Dobbiamo desumere, perciò, che siamo di fronte alla solita e deleteria trovata di chi, volendo demolire anzichè costruire, tenta ancora una volta di inserire elementi di divisione e polemica nel dibattito interno al Pd, nel tentativo di dare all’esterno una rappresentazione caricaturale, debole ed estremamente frammentata del nostro partito.
Nel respingere con forza i tentativi isolati di chi ha sempre lavorato e continua a lavorare “per il re di Prussia”, ribadiamo il nostro sostegno leale al Commissario Regionale D’Attorre, cui va riconosciuto il grande merito di essere riuscito, in poche settimane, a rimettere il Partito Democratico sul binario giusto, coinvolgendo tutti i livelli del partito e ridando piena sovranità alla partecipazione degli iscritti. Con i congressi, che saranno celebrati subito dopo le elezioni amministrative e prima delle vacanze estive, il partito sarà pienamente riconsegnato alla classe dirigente calabrese che ha capito finalmente il valore dell’unità e della coesione e, soprattutto, il ruolo determinante che il Pd deve svolgere per governare la Calabria. - Continua - La rete degli amministratori locali, soprattutto quella dei comuni piccoli e medi, è uno dei pilastri su cui D’Attorre vuole ricostruire il partito. Essi sono costantemente a contatto con la sofferenza sociale della regione e possono rappresentare difatti la testimonianza vivente di un altro modo di fare politica e di stare nelle istituzioni. L'altro pilastro sono i circoli, con i quali è iniziato un confronto molto aperto e proficuo nelle scorse settimane. Tutto ciò in una logica largamente inclusiva, aperta a 360 gradi a quanti, e sono tanti, soprattutto giovani, vogliono dare il proprio contributo appassionato e sincero. Ogni tentativo di intorbidire le acque, di mescolare le carte per fini e scopi esclusivamente personali, è maldestro, inutile e fuorviante. E’ finito il tempo delle provocazioni e delle risse.
Tre sono le direttrici indicate da D’Attorre su cui rilanciare il partito: unità, rinnovamento e autonomia. Su queste direttrici siamo tutti chiamati a costruire un partito in grado di fare le sue scelte senza subire pressioni e condizionamenti da parte di forze esterne e di riacquistare autonomia della classe dirigente. - Conclude la nota - Chi ha qualcosa da dire lo dica apertamente. Ci metta la faccia e, per favore, la smetta, una volta per tutte, di nascondersi dietro l’anonimato per fare lotta politica."