Locride: Carabinieri e finanzieri scoprono episodi di bullismo tra minori
Le indagini della Compagnia dei Carabinieri di Roccella Jonica e della Compagnia della Guardia di Finanza di Locri, unitamente alle rispettive Sezioni di Polizia Giudiziaria presso la Procura dei Minori hanno portato alla luce dei gravi episodi di “bullismo” giovanile verificatisi nei comuni di Siderno e Marina di Gioiosa Jonica da parte di due minorenni. L’operazione è scattata alle prime luci di venerdì, quando una pattuglia dei Baschi Verdi di Locri in collaborazione con i militari della Compagnia dei Carabinieri di Roccella Jonica hanno eseguito un’ ordinanza coercitiva emessa dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria nei confronti di N.A., 16 anni e C.A. 17enne entrambi residenti a M.na di Gioiosa Jonica, per diversi reati tra cui minacce, furto, stalking, violenza privata, estorsione, lesioni personali, perpetrati nei confronti di un ragazzino 14enne.
I FATTI | risalgono alla fine del 2011 quando il ragazzino si trovava ricoverato all’ospedale di Locri per essere stato costretto ad ingerire una bevanda contenente sostanze tossiche tra cui benzodiazepine, oppiacei, cannabinoidi, cocaina e anfetamine. Le indagini per risalire ai responsabili hanno consentito di accertare numerosi atti di bullismo compiuti dai due responsabili: lesioni personali con calci e schiaffi, estorsione di denaro, furto del telefono cellulare ed altro, provocando un perdurante e grave stato di ansia e paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità, tanto che, al fine di sottrarsi all’attività persecutoria, il minore ha deciso di allontanarsi dalla sua residenza prendendo un treno e venendo successivamente ritrovato alla stazione ferroviaria di Roma-Tiburtina. Immediata la segnalazione sia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria che a quella ordinaria di Locri. Le successive indagini delegate alle aliquote dei Carabinieri e della Guardia di Finanza presso la Procura dei Minori determinavano il Sostituto Procuratore dei Minori, d.ssa Stilla, a richiedere le misure coercitive che venivano concesse dal GIP, d.ssa Grieco.
Le misure cautelari dei due giovani in questione, sono consistite nell’obbligo della permanenza in casa per uno di essi mentre per l’altro è stato disposto il collocamento in una comunità per il recupero dei giovani. Entrambi, poi, devono sottoporsi a programmi educativi specifici.