Sviluppo: Sauve su aeroporto della provincia di Cosenza
“Obbiettivamente nessuno può negare che, noi italiani, siamo il popolo delle contraddizioni, da una parte diciamo che bisogna sviluppare il Meridione e dall’altra lo rendiamo talmente inaccessibile che è impossibile svilupparlo. - È quanto scrive in una nota Luigi Sauve Presidente Associazione Le Ali per Cosenza - Da una parte ci crocifiggiamo per realizzare una TAV, di forse dubbia utilità e, per certo, non voluta dal territorio e, che ci costerà una paglia di 8 miliardi di euro, dall’altra facciamo le bucce ad una infrastruttura agile, banale, a servizio di una delle Province più estese d’Italia e con delle enormi potenzialità inespresse, che costerà alla comunità 30 milioni di euro.
Al nord abbiamo una densità di aeroporti da far paura ma, il nostro senso patriottico, si sveglia quando c’è qualcosa di fare al sud, sud che, guardate bene, Calabria in particolare, non ha una autostrada efficiente, con buona pace degli amici dell’ANAS, la ferrovia Jonica è un residuato dei tempi della buonanima, ed ovviamente, a sud di Salerno la parola TAV, non solo è sconosciuta ma proprio vietata, della serie” i terroni non ne sono degni”.
Il quadro è entusiasmante e basta un nulla per tirare fuori informazioni facili ad essere mal interpretate:
1- L’aeroporto di Crotone non dista da Sibari 80 km, bensì 120 km e non di autostrada, bensì della leggendaria SS 106, detta “ La Jonica” ma più tristemente conosciuta come “ la strada della morte”; 120 km di vero calvario che isolano completamente i due territori con un percorso che, nei mesi estivi, raggiunge tempi incalcolabili, centinaia di incidenti di cui, moltissimi, mortali, vedi fondi FAS sifonati da Silvio per l’ICI prima casa;
2- Nel raggio di 60km intorno a Sibari il bacino di utenza non è di 350.000 bensì di 650.000 abitanti, ivi comprese Cosenza e Rende ed una consistente parte della Basilicata, regione anch’essa priva di aeroporto;
3- Il bacino di utenza è, comunque, come molti, un discorso ozioso; stiamo parlando di un territorio la cui vocazione turistica, oltre a quella commerciale, non è seconda a nessuno, gli va solo permesso di svilupparsi e questo, con buona pace dell’ottimo Ciucci, non lo si potrà mai fare con la Salerno- Reggio Calabria, ne, temo, con la NON TAV, Calabrese. L’aeroporto della Provincia di Cosenza non è un capriccio per portare a spasso i calabresi, bensì un mezzo irrinunciabile per portare in Calabria i turisti, soprattutto del centro – nord Europa, fuori stagione estiva, a godersi il nostro clima, e non solo.
4-Infatti, il Meridione in generale e la Calabria in particolare sono, sicuramente, grazie al mare, ai paesaggi, alle ricchezze culturali, ma soprattutto grazie ad un clima imbattibile, l’ovvia soluzione al rilancio del turismo internazionale dell’Italia, che, vale solo la pena ricordare,è miseramente scivolato dal primo al quinto posto, e, temo, che lo scivolo continui, unicamente per la nostra eccellente politica delle “braccine corte”, a non riuscire a vedere oltre la curva, questo mentre nel resto del Mediterraneo i nostri competitor seminano aeroporti e Campi da Golf ovunque e creano un attrazione culturale con due sassi messi in croce;
5-D’ altra parte i Meridioni del resto d’Europa sono stati sviluppati, e molto ben sviluppati, grazie alle infrastrutture, prime fra tutte, gli aeroporti. Nel Meridione della Francia, in Costa Azzurra, come ricordava Bucciantini, il mare non è sicuramente migliore di quello Calabrese, per non parlare del clima e sicuramente i turisti del centro – nord Europa ci vanno solo ed esclusivamente in aereo, però è piena tutto l’anno, lo stesso dicasi per Il sud della Spagna, l’ Andalusia, la sua costa si chiama Costa del Sol, estesa per soli 400 km, è equipaggiata con 6 aeroporti e 100 Campi da Golf, oltre ad autostrade ben diverse dalla SA-RC; e la lista di regioni sul Mediterraneo che si sono sviluppate, alcune già da decenni, attraverso la realizzazione di infrastrutture d’eccellenza, aeroporti e Campi da Golf, è lunga e non esclude esempi illuminati anche nel nord Africa.
C’è una locuzione anglosassone molto calzante: “ first things first”, ovvero, “priorità alle cose più importanti”. L’unica domanda importante a cui urge una risposta è la seguente : “Riteniamo che il Meridione d’Italia vada sviluppato?”, se la risposta è si servono infrastrutture serie ed urgenti a livello europeo, non da terzo mondisti, tra le tante, l’aeroporto della Provincia di Cosenza. Il nostro Meridione ha sicuramente le potenzialità per diventare la California dell’Europa, se la risposta è no, che ci venga detto ben chiaro, purché la si smetta di prendere per i fondelli un popolo e tutti gli imprenditori che investono e rischiano, sotto molti punti di vista, in una terra che non è per nulla facile, troppo spesso anche contro le stesse istituzioni inerti”.
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