Lavoro nero: controlli gdf nel cosentino, sanzionate aziende

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I finanzieri della Compagnia di Rossano e della Tenenza di Corigliano Calabro hanno portato a termine gli sviluppi operativi connessi agli interventi che, nel mese di gennaio, sono stati effettuati nei confronti di aziende agricole e di proprietari di immobili dati in affitto per il controllo della posizione lavorativa di soggetti stranieri e la verifica della regolarita' dei contratti di locazione stipulati con gli stessi. Le attivita' ispettive, realizzate da pattuglie della Guardia di Finanza con il concorso della Polizia Municipale di Corigliano Calabro, furono concentrate, in particolar modo, nella frazione di Schiavonea, anche al fine di verificare l'osservanza di quanto stabilito dal Sindaco di Corigliano Calabro riguardo all'obbligo - per tutti i soggetti italiani, comunitari o extracomunitari intenzionati a stabilire la propria residenza nel territorio comunale - di produrre, all'atto della cessione del fabbricato o dell'ospitalita', la certificazione di agibilita' o la richiesta di avvio del procedimento relativo all'immobile ove dimorare o risiedere. Tali prescrizioni, infatti - conformi alle disposizioni introdotte per il contrasto all'immigrazione clandestina - sono infatti finalizzate a scongiurare fenomeni di sfruttamento di soggetti che, una volta ottenuta la dimora, si vedono costretti a versare nelle tasche dei proprietari "mensili" che vanno dai 100,00 ai 200,00 Euro a testa, anche quando le condizioni igienico-sanitarie delle unita' abitative, a causa del "sovraffollamento", risultano assolutamente precarie. Ancor piu', quando gli immobili sono totalmente privi di ogni requisito abitativo, in quanto nati per altri usi, come, ad esempio, magazzini e autorimesse all'interno dei quali sono stati trovati diversi stranieri letteralmente "assiepati". Le Fiamme Gialle hanno ispezionato complessivamente 21 unita' immobiliari - meta' delle quali circa sprovviste di contratto di locazione e prive di certificazione di agibilita' - e identificato circa 70 persone di nazionalita' rumena, bulgara, lituana e marocchina. Per l'omessa registrazione dei contratti e la mancata dichiarazione dei canoni di affitto pari complessivamente a 71.000 euro, i proprietari degli immobili sono stati segnalati ai competenti Uffici finanziari preposti anche al recupero dell'imposta di registro non versata, pari a circa 3.300 Euro. 12 proprietari, inoltre, sono stati segnalati per omessa comunicazione della cessione degli alloggi. Riguardo alle posizioni lavorative, infine, e' risultato che 6 datori di lavoro su dieci ispezionati hanno fatto ricorso a manodopera irregolare, avendo impiegato 10 lavoratori "in nero". Nei loro confronti sono scattate sanzioni connesse all'accertamento di violazioni in materia di lavoro nonche' all'omesso versamento di contributi e premi.