Campana al Parlamento Europeo a Bruxelles
Accorciare le distanze fisiche e mentali tra i piccoli comuni del meridione d’Italia e le istituzioni europee; favorire partnership e sinergie tra le comunità dell’intera regione, diverse per grandezza, ma accomunate dall’identità, per individuare e cogliere le opportunità, culturali ed economiche, offerte dall’Europa. Una Calabria migliore, terra di eccellenze, capacità e professionalità, esiste. Occorre solo darle voce. E questo metodo, fatto di confronto tra esperienze diverse, viaggiando, è per noi prezioso. - È quanto ha dichiarato il Sindaco di Campana, Pasquale Manfredi, intervenendo nelle diverse occasioni offerte dalla tre giorni promossa dall’eurodeputato Pino Arlacchi, a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo.
Era rappresentata anche la Città dell’Elefante di Annibale, alla riunione che ha visto la partecipazione di oltre 25 amministrazioni comunali provenienti dalle piccole e grandi realtà delle cinque provincie calabresi: da Cetraro a Caulonia, da Santa Maria del Cedro a Cotronei, da Gioia Tauro a Amaroni, da Sant’Agata d’Esaro a Petronà, da Rende a Spezzano Albanese, da Cropalati ad Aiello Calabro, da San Ferdinando di Rosarno a Carfizzi, da Cutro a Cittadella del Capo, da Cortale a Gerace, da Sellia a San Basile, da Sant’Alessio in Aspromonte.
“Non posso che manifestare apprezzamento, per il metodo e per gli obiettivi prefissati dall’evento promosso dall’on. Arlacchi – ha detto Manfredi – che ha dato la possibilità a così tanti rappresentanti istituzionali, se non altro, di riunirsi e mettersi a confronto sulle opportunità di cui la Calabria può usufruire. Frequentare le sedi istituzionali europee offre lo stimolo ad andare oltre le distanze, avvertite spesso più come mentali che fisiche. Gli esempi di sviluppo e di buon governo di tante realtà dimostrano – come spesso è stato ripetuto - che una Calabria diversa è possibile.
I sindaci calabresi hanno incontrato anche gli eurodeputati Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento Europeo, Gino Trematerra e Mario Pirillo.