“Operazione Gioiello”, effettuati ulteriori sequestri dal valore di 200mila euro
Il Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia, nell’ambito dell’Operazione Gioiello, ha dato esecuzione ad una ordinanza di sequestro preventivo, ex art. 321 c.p.p., emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della Procura della Repubblica, alla stessa sede, avente ad oggetto ulteriori beni ed attività economiche nella disponibilità di due coniugi di Francavilla Angitola (VV), già sottoposti a misure cautelari personali per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, commessa in concorso nell’ambito della gestione di una gioielleria con sede in Filadelfia (VV). Il provvedimento è stato emesso a seguito dei nuovi sviluppi investigativi, tempestivamente, segnalati dalle fiamme gialle vibonesi al Procuratore Capo della Repubblica di Lamezia Terme, utili a dimostrare il diretto coinvolgimento degli indagati in attività economiche operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, utilizzate al fine di impiegare il denaro proveniente dal delitto di bancarotta fraudolenta precedentemente commesso.
Gli elementi probatori acquisiti dagli investigatori hanno indotto il Giudice per le Indagini Preliminari di Lamezia Terme a disporre il sequestro delle quote societarie di un bar – sala giochi e centro scommesse, con sede a Maida (CZ) e nuove sedi in corso di apertura a Vibo Valentia, Nichelino (TO) e Filadelfia (VV), quest’ultima ubicata proprio in prossimità della gioielleria degli indagati, già sottoposta a sequestro nel febbraio scorso. Oltre al sequestro della quote della suddetta attività economica, intestata ad un soggetto residente a Marcellinara (CZ), il provvedimento del Tribunale di Lamezia Terme ha riguardato un’autovettura Nissan Juke, recentemente, acquistata dagli indagati e che pertanto non era stata interessata dalla precedente operazione.