Fna, sulle difficoltà che il servizio pubblico sta vivendo
SNAF – FNA su Sorveglianza Idraulica: la storia infinita. È una storia infinita che nel tempo non si smentisce mai, è la storia del servizio di sorveglianza idraulica e monitoraggio della rete idrografica regionale o meglio è la storia di circa 300 dipendenti di questo servizio pubblico essenziale che come recita la legislazione vigente in materia di ambiente e difesa del suolo è ininterrompibile, un servizio che dovrebbe garantire un’attività permanente di monitoraggio dei bacini idrografici su tutto il territorio regionale al fine di garantire quella famosa e tanto desiderata attività di prevenzione del rischio idrogeologico e quindi consentire una messa in sicurezza dell’intero territorio regionale, fatto che puntualmente non avviene.
Lo afferma in una nota affidata all’ufficio stampa la segreteria regionale dello SNAF – FNA sindacato nazionale autonomo ambiente e forestazione della federazione FNA , la segreteria evidenzia le difficoltà che questo importante e fondamentale servizio pubblico sta vivendo, un servizio che viene espletato da circa 300 lavoratori con le proprie macchine , con un rimborso chilometrico a dir poco vergognoso e con un orario di lavoro part time a 20 ore settimanali come se le alluvioni dovessero verificarsi solo nei giorni in cui sorveglianti ed ufficiali idrografici sono a lavoro……………ci chiediamo, continua lo SNAF, se per i giorni scoperti in cui sorveglianti ed ufficiali sono a casa esista una convenzione con il padre eterno per scongiurare alluvioni !!!!!!!! La cosa ancora più vergognosa, continua lo SNAF, è che questi lavoratori oltre a rimetterci di tasca propria arrivano a fine mese e si trovano costretti anche a dover lottare per avere il pagamento di quel misero stipendio che consente loro ed alle proprie famiglie di tirare a campare fino alla fine del mese successivo , momento in cui dovranno nuovamente lottare per avere quel misero stipendio che consentirà loro di rifornire le proprie macchine ed andare a fare il proprio lavoro per senso di responsabilità.
Ci chiediamo o meglio chiediamo alle istituzioni regionali se sia giusto che un uomo o una donna debba essere così umiliato prima di vedersi riconosciuto lo stipendio per il quale ha lavorato con sacrificio, uno stipendio che deve consentire di arrivare a fine mese e pagare la rata del mutuo. Pregiatissimo Governatore della Calabria pensiamo che anche questi uomini debbano poter andare a comprare la colomba pasquale e un uovo di pasqua ai propri figli, magari non come quello che potranno comprare coloro che hanno stipendi da dirigenti e che viaggiano su macchine di servizio ma sicuramente più piccolo ma con un valore inestimabile, un valore che porti dentro di se il rispetto della dignità che deve essere garantita ad ogni uomo e pertanto chiediamo a lei ed alle forze che la sostengono un impegno immediato che porti entro venerdi al pagamento dello stipendio ed entro giugno ad un’orario full time come previsto dalla legge per questo servizio essenziale , pubblico ed ininterrompibile...