Arrestato per rapina a mano armata in un distributore carburanti
Ieri sera è stata compiuta una rapina a mano armata ad opera di tre giovani armati di pistole e col volto coperto, presso il distributore carburanti IP lungo la SGC Jonio-Tirreno in c.da Primogenito di Polistena.
Dopo pochi minuti, il titolare del distributore, di Polistena, ha avvisato il 113, comunicando che i tre rapinatori, dopo essersi impossessati dell’incasso della serata, si erano dati alla fuga in direzione Rosarno a bordo di una Renault Clio.
La stessa targa era stata segnalata poco prima, alle 20.16, dal sistema di rilevamento targhe dell’apparato Pon Ariete operativo a Rosarno, inserita poiché rubata a Rombiolo il 01.04.2012 ed era già stata utilizzata per compiere una precedente rapina consumata ai danni dell’Ufficio Poste Italiane S.p.a. di Polistena il 2 aprile 2012.
Alle ore 20.40 uno degli equipaggi della sezione investigativa del Commissariato incrociava l’auto dei rapinatori, in transito lungo la SP 54 in direzione SS 18 nel territorio del comune di Rosarno e allertava gli altri equipaggi.
L’auto dopo una breve fuga a causa dell’elevata velocità, ha perso aderenza uscendo fuori strada e si è fermata contro un muro.
I rapinatori, dopo l’impatto sono scesi dal mezzo e si sono dati alla fuga nelle campagne approfittando dell’oscurità mentre gli operatori, al fine di farli desistere dalla fuga, hanno esploso alcuni colpi in aria.
A causa delle condizioni del terreno incolto e dell’oscurità, i tre rapinatori sono riusciti a far perdere le tracce fino a quando, nel corso della perlustrazione effettuata all’interno di un terreno recintato, ai piedi di un capannone in lamiera, uno degli investigatori ha notato delle tracce fresche.
Sul tetto del capannone, dopo un’accurata ricerca, è stato ritrovato uno dei rapinatori, Salvatore Scandinaro, che si è arreso senza reagire.
Il giovane, che presentava i segni del’impatto con l’airbag dell’auto che nell’incidente era esploso, è stato riconosciuto dagli operatori mentre, uscito dall’auto, si dava alla fuga scavalcando un cancello, in quanto soggetto ben noto per precedenti.
Nelle immediate vicinanze del capannone è stata trovata la pistola usata per la rapina, caduta al rapinatore durante la fuga, risultata essere una pistola semiautomatica marca CZ cal 9 parabellum, arma da guerra, di fabbricazione Cecoslovacca, sprovvista dei punzoni del Banco di Prova Nazionale da ritenersi clandestina, munita inoltre di caricatore contenente 12 cartucce stesso calibro marca NTW.
Sul posto sono rinvenuti e sequestrati due cappellini con visiera e un passamontagna di colore nero.
Scandinaro è stato pertanto tratto in arresto e denunciato anche per la rapina compiuta ai danni dell’Ufficio Poste Italiane S.p.a. di Polistena il 2 aprile 2012. Si ritiene sia anche responsabile, con i suoi complici, di una rapina avvenuta in danno di una farmacia di Ricadi.