Crotone. Regalino: bonifica, infrastrutture e lavoro punti critici del sistema

Crotone Politica

“Plaudo all’iniziativa della CISL che, nel consiglio generale, tenutosi nei giorni scorsi, ha voluto focalizzare i punti critici del sistema Crotone: Bonifica, infrastrutture e lavoro. - Lo scrive in una nota Giusy Regalino Capogruppo in comune di “Manifesto per Crotone” - Apprendo con grande gioia, che si è deciso di mettere uno stop alla “fitorimediazione” e invito l’assessore Pugliano, di cui conosco la grande sensibilità, a valutare in tempi brevi i nuovi sistemi di bonifica. La nostra città ha superato abbondantemente il tempo di sopportazione, di fasi che non hanno ancora prodotto alcuna risposta, in termini di superamento di quei problemi che riguardano i cittadini tutti, anche dal punto di vista della salute. Con questa premessa voglio ancora una volta attenzionare alcuni aspetti della bonifica che non posso passare inosservati.

Sono d’accordo, - si legge - quando si parla di dover capire cosa si voglia fare sull’ex sito industriale, ma è anche vero che la messa in sicurezza non è il migliore dei sistemi per chiudere la partita a favore di Crotone. Siamo tutti convinti, nessuno escluso, e dunque anche le istituzioni a vario livello, che la messa in sicurezza è una fase che non tranquillizza la nostra cittadinanza. Lo dico con grande rammarico, perché avrei e vorrei dalle istituzioni che governano una maggiore conoscenza dello stato dell’arte dell’ex sito e di tutta la zona che è veramente un pericolo costante per la nostra comunità. Sappiamo tutti che bisogna intervenire in modo definitivo. E’ stato denunciato dai lavoratori in tempi non sospetti che sotto l’area antistante la fabbrica, l’ex pertusola, vi è certamente tanto di quel materiale pericoloso che merita di essere smaltito, se vogliamo difendere la salute pubblica e se vogliamo avere un progetto di sviluppo per il prossimo futuro. Della “fitorimediazione” si e’ discusso nelle sedi istituzionali e sulla stampa.

Dobbiamo dire che, esperti di settore, hanno sempre messo in discussione tale sistema. Ora che anche la politica ad alto livello se ne e’ resa conto, mi auguro che si arrivi in tempi brevi ad una scelta comune su come intervenire, ad esempio sull’area dell’ Antica Kroton. Voglio ricordare che il prof, Chidimico dell’Università della Calabria, l’ing. Voce e l’associazione “Fabbrikando l’Avvenire” hanno detto a chiare note che la “fitorimediazione” non era la scelta migliore. Mi rivolgo all’assessore Pugliano, ma anche alla vice presidente Stasi, agli enti locali (comune e provincia): Quanto ancora bisogna attendere per avere risposte in merito alla bonifica? Cosa, ancora oggi, non permette di individuare la soluzione migliore? Comprendo l’ambizione di mettere in campo progetti innovativi, ma i tempi? Mi auguro che la mia riflessione serva a comprendere che la città ha superato veramente i limiti di sopportazione, di una vicenda che dura ormai da troppo tempo.

Credo comunque - si legge ancora nel comunicato - che, in questo momento, non è l’ENI il problema della città, quanto questi ritardi che non hanno ancora reso praticabile un’idea comune e una strategia comune. La bonifica è un volano per lo sviluppo, anche perché altrimenti nessuna vocazione crotonese potrà essere praticata. Mi permetto di aggiungere in merito, allo smantellamento dell’ex fabbrica, che come è stato fatto in altre città europee, un segno di quella identità industriale, e dunque di archeologia industriale debba rimanere. Poi, si potrà pensare al progetto da realizzare, partendo da un dato: sito da mantenere in vita per attività industriali o per nuove opportunità? Perché la bonifica assume due aspetti diversi. Mi appello alla sensibilità delle istituzioni e fuori dalle ideologie, perché si possa veramente risolvere la questione bonifica come emergenza da cui non si può prescindere per costruire un nuovo percorso di vita per la nostra comunità”.


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