CalabriAccoglie: appello al Governo Italiano e alle Autorità competenti in materia di Asilo

Calabria Attualità

Di seguito l'appello del Tavolo Asilo al Governo sull'emergenza dinieghi e sulla proposta di concedere il permesso di soggiorno provvisorio a tutti i nordafricani arrivati in Italia a seguito della guerra in Libia.

"Il Tavolo Asilo e una cinquantina tra Enti, Istituzioni e Associazioni di ogni parte di Italia hanno aderito all'Appello rivolto all'esecutivo e alle Autorità competenti affinché si trovino al più presto delle soluzioni per la sorte dei migranti, richiedenti asilo e rifugiati giunti in Italia nel 2011 a causa dei conflitti in Nord Africa e soprattutto in Libia.

Il rischio attuale è dovuto all'alto numero di decisioni negative riguardanti le domande di protezione internazionale. I dinieghi rischiano di generare una vera e propria ulteriore emergenza, che può causare estese situazioni di irregolarità e di disagio sociale, con gravi ripercussioni sulla società nel suo complesso.

Si ritiene che il presupposto umanitario che ha portato all’ordinanza del Presidente del Consiglio sullo stato di emergenza (ora prorogata per tutto l’anno 2012) che ha garantito accoglienza per molti mesi ai profughi, debba ancora essere riconosciuto. Pure a conflitto concluso, infatti, la situazione in Libia presenta chiari elementi di instabilità. Solo quando la situazione del Paese sarà ritenuta sufficientemente stabile e sicura, si potrà procedere ai rimpatri assistiti.

L'appello suggerisce, inoltre, al Governo la formulazione di uno specifico decreto che preveda la concessione di protezione temporanea e conseguente rilascio di un permesso di soggiorno (di validità almeno semestrale) in favore di tutti i cittadini stranieri non libici giunti dalla Libia. La concessione riguarderebbe i profughi che non abbiano ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale né la protezione umanitaria (ex articolo 32 terzo comma del d.lgs. 25/2008).

I dinieghi alle domande di protezione, lo scorso anno, sono stati 11.131, toccando quota 44% rispetto alle domande esaminate (fonte: Osservatorio permanente sui Rifugiati).

L'adozione delle misure qui auspicate implica la revoca dei provvedimenti di espulsione e la cessazione di eventuali provvedimenti coattivi adottati nei riguardi di profughi cui sia stata rigettata la domanda di asilo senza riconoscimento di alcuna forma di protezione.

In Calabria – Il Consorzio di cooperative sociali CalabriAccoglie (ente gestore dei Centri di accoglienza “Residenze degli ulivi” di Falerna, “Hotel Piazza” di Cetraro, “Ahmed Moammud “ di Feroleto Antico, “la casa di Abou” di Acri e “Paulo Freie” di Castiglione Cosentino), La cooperativa sociale CO.RI.S.S. (ente gestore del Centro di Accoglienza di Petilia Policastro), la cooperativa Nuovi Orizzonti (ente gestore del Centro di accoglienza “Borgo S. Maria” di Lamezia T.), la cooperativa sociale Arché (ente gestore dei Centri “Baia Blù” e “Anastasi” di Isola di Capo Rizzuto e del “Centro Iroko” di Cutro), la cooperativa Zingari ’59 (ente gestore del Centro di accoglienza “Ninfa marina” di Amantea, il comune di Riace (ente gestore del centro di Accoglienza di Riace) aderiscono “all’Appello al Governo Italiano e alle Autorità competenti in materia di asilo” promosso dal “Tavolo Asilo” coordinato dall’Unhcr, nonché da alcuni enti locali ed enti di tutela facenti parte della rete SPRAR o altrimenti impegnati nel settore della protezione dei rifugiati.

In Italia – Nella stessa ottica, l'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna ha approvato una risoluzione per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari ai migranti provenienti dalla Libia. Un sostegno importante alla campagna per il Diritto di scelta che reclama pieni diritti e dignità per i 25 mila migranti richiedenti asilo approdati in Italia lo scorso anno che va nella direzione di sollecitare il Ministero dell’Interno a dare un'opportunità di inclusione ai migranti vittime della guerra in Libia. Persone che oggi rischiano di essere consegnate nelle braccia della clandestinità alimentando nel nostro Paese la zona grigia dello sfruttamento e nelle nostre città lo spazio buio della marginalità e dell’esclusione.

Si muove in questa direzione anche la campagna lanciata dal Progetto Melting Pot: una maratona per raccogliere firme in favore dell'appello “Diritto di scelta” per il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario ai richiedenti asilo arrivati dalla Libia in seguito all’Emergenza Nord-Africa."