Droga: operazione “Sissì” chiesta la conferma delle condanne
La richiesta di confermare le sette condanne già emesse al termine del giudizio di primo grado è arrivata oggi dalla pubblica accusa nell'ambito del giudizio d'appello per altrettanti imputati coinvolti nell'inchiesta antidroga nome in codice "Sissì", su una presunta associazione a delinquere catanzarese finalizzata al traffico di stupefacenti. Il sostituto procuratore generale, Raffaela Sforza, - scrive l’Agi - ha concluso la propria requisitoria chiedendo alla Corte d'appello di Catanzaro di lasciare immutata la pronuncia del tribunale collegiale che, il 20 aprile del 2011, al termine del processo dibattimentale, emise appunto sette condanne - gli imputati sono ora in appello - ed un'assoluzione. Per tutti non resse l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, tranne che per il solo Giuseppe Caroleo, condannato a 21 anni e 6 mesi di reclusione, ma contestualmente assolto da sei capi d'accusa relativi a reati fine e dalle contestate aggravanti.
Le altre condanne (ma anche gli altri imputati furono al contempo assolti per alcuni capi d'accusa) furono: a 2 anni di reclusione e 5.000 euro di multa per Marco Bevacqua; ad 1 anno e 4 mesi e 4.000 euro per Teresa Bova; a 4 anni e 18.000 euro per Michele Maruca; ad 1 anno e 2.600 euro - con pena sospesa - per Brunella Passalacqua; a 10 anni e 4 mesi e 45.000 euro per Giuseppe Passalacqua; a 9 anni e 4 mesi e 40.000 euro per Giovani Veneziano. Dopo il pg hanno preso la parola alcuni dei difensori degli imputati (nel collegio figurano gli avvocati Gianni Russano, Antonio Ludovico, Anselmo Mancuso, Domenico Pietragalla, Alessio Spadafora e Piero Mancuso), prima del rinvio al prossimo 17 maggio per l'ultima arringa e la sentenza. L'operazione "Sissì" fu portata a termine nel capoluogo calabrese all'alba del 22 luglio 2009, nei confronti un gruppo di presunti trafficanti di droga, per lo più soggetti di etnia rom, dagli uomini della Polizia di Stato che quel giorno eseguirono 18 provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia - 33 gli indagati portati alla fine in aula -. Il 9 luglio 2010 si chiuse il primo capitolo giudiziario per i diciassette imputati ammessi al giudizio abbreviato, con undici condanne e sei assoluzioni. Per gli undici condannati, poi, il giudizio d'appello si concluse, l'11 maggio 2011, con cinque condanne confermate e tre sconti di pena.