Droga: Catanzaro; processo “Sissì”, chieste 8 condanne

Catanzaro Cronaca

Otto condanne, per un totale di 113 anni e 6 mesi di carcere, sono state chieste oggi dal pubblico ministero nei confronti di altrettanti imputati coinvolti nell'inchiesta antidroga nome in codice "Sissì", su una presunta associazione per delinquere catanzarese finalizzata al traffico di stupefacenti. Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, al termine della requisitoria ,ha sollecitato il tribunale collegiale (presidente Giovanna Mastroianni, a latere Song Damiani e Luca Nania) a dichiarare colpevoli gli imputati, e ad infliggere: 11 anni di reclusione a Marcello Amelio, 39 anni, di Catanzaro; 11 anni a Marco Bevacqua, 27, di Catanzaro; 11 anni e 6 mesi a Teresa Bova, 51, di Magisano; 25 anni a Giuseppe Caroleo, 36, di Catanzaro; 11 anni a Michele Maruca, 56, di Catanzaro; 11 anni a Brunella Passalacqua, 31, di Catanzaro; 12 anni a Giuseppe Passalacqua, 23, di Crotone; 21 anni a Giovanni Veneziano, 28, nato a Crotone ma residente a Catanzaro. Dopo le prime arringhe difensive di oggi, il processo proseguirà secondo un calendario fissato dai giudici, che prevede udienza il 13 ed il 20 aprile, giorno in cui e' attesa la sentenza (nel collegio difensivo figurano gli avvocati Gianni Russano, Antonio Ludovico, Anselmo Mancuso, Romanico Pietragalla, Alessio Spadafora e Piero Mancuso). L'operazione "Sissi'" fu portata a termine nel capoluogo calabrese all'alba del 22 luglio 2009, nei confronti un gruppo di presunti trafficanti di droga, per lo più soggetti di etnia rom, dagli uomini della Polizia di Stato che quel giorno eseguirono 18 provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro - 33 gli indagati portati alla fine in aula -. Il 9 luglio 2010 si e' chiuso il primo capitolo giudiziario per i diciassette imputati ammessi al giudizio abbreviato (undici sono stati condannati e sei assolti), mentre al processo dibattimentale sono imputate le otto persone che, lo scorso 30 aprile, sono state rinviate a giudizio (quel giorno altre otto sono state completamente prosciolte).