Ursini offre alla “Tabor”100 volumi di storia locale
La biblioteca parrocchiale “Tabor” che si trova presso l’Oratorio del Carmine, da ieri è più ricca, con una donazione di 100 volumi di storia locale effettuata dalle Edizioni Ursini di Catanzaro. A ritirare i libri presso la sede della casa editrice è stato il coordinatore del Centro “Historia Cathacensis”, professor Antonio Benefico. Tra non molto, quindi, nei nuovi locali dell’ex Convento dei Carmelitani Calzati di Catanzaro, sarà possibile consultare opere di grande interesse storico e culturale, pubblicate nel corso di trenta anni di intensa attività dalle edizioni Ursini. Tra queste segnaliamo l’intera raccolta del settimanale satirico “’U Monacheddu”, diretto da Giovanni Patari dal 1903 al 1905, ma anche “Catanzaro d’altri tempi” sempre di Giovanni Patari, “Catanzaro nei secoli XV e XVI” di Giovanni Maria Monti, “Una storia di Catanzaro” di Cesare Mulè”, “Catanzaro, il duomo e la Diocesi” di Modesta de Lorenzo, “L’origine calabra di San Tommaso d’Aquino” di Domenico Rotundo, “Pagine dell’Ottocento catanzarese” di Francesca Rizzari Gregorace, “Psalterium Decem Chordarum” di Gioacchino da Fiore (testo latino con traduzione a fronte), e “Il brigantaggio nel catanzarese” di Silvestro Bressi e Vito Teti.
Sono tanti, comunque, i libri di argomento storico-letterario che riguardano la città e che ora sarà possibile consultare gratuitamente grazie alla sensibilità delle Edizioni Ursini e dell’Accademia dei Bronzi, ma soprattutto alla disponibilità di Antonio Benefico che cura le attività culturali della biblioteca; attività – lo ricordiamo – sostenute dal parroco della Parrocchia “Madonna del Carmine”, don Massimo Cardamone. “Sento il dovere di ringraziare pubblicamente l’editore Vincenzo Ursini – ha dichiarato Benefico – per questo suo ennesimo atto d’amore verso Catanzaro. Un atto di grande sensibilità che ha arricchito la nostra biblioteca, e che darà a tutti l’opportunità di fruire di pubblicazioni di grande interesse storico che sono spesso oggetto di consultazione da parte di qualificati studiosi e di studenti”.
“La richiesta di aiuto arrivata da Antonio Benefico, autore che con noi ha pubblicato, tra gli altri, anche un libro sulla storia della Parrocchia del Carmine, - ha detto Vincenzo Ursini - non poteva rimanere inascoltata, visto il fine che si prefiggeva. Collaborare con Antonio e con don Massimo è, non solo, un atto doveroso, ma anche motivo di soddisfazione e arricchimento interiore perché tutti abbiamo sin dall’inizio capito l’importanza della lettura e del sapere in un territorio come questo, così scarso di iniziative culturali indirizzate ai cittadini. Così come abbiamo fatto in altre occasioni continueremo, quindi, a sostenere tutti coloro che come don Massimo alimenteranno ogni giorno la fiammella della storia delle tradizioni popolari”.