Flora Sculco sui PISU

Crotone Politica

Riceviamo e pubblichiamo comuicato stampa di Flora Sculco capogruppo dei "Demokratici"

"Su tante, troppe, importantissime problematiche che interessano la città di Crotone ed il suo futuro è calata una cortina fumogena per nascondere l’inattività, l’insipienza e il menefreghismo della Giunta Vallone. Una, fra le tante, è la questione dei PISU, una occasione che in nessun modo possiamo immaginare di perdere con gravissimo ed incalcolabile danno per l’economia della nostra città. Si tratta di circa 23 MLN di euro assegnati dalla Regione Calabria e destinati alla città di Crotone, con fondi POR, per l’attuazione dei c.d. PISU, i Piani Integrati di Sviluppo Urbano. Sono trascorsi quasi due anni dall’assegnazione delle risorse, mirate alla individuazione ed elaborazione di progetti e strategie in grado di infrastrutturare e sviluppare i territori urbani delle grandi città della Calabria, fra le quali Crotone. A Crotone di queste risorse non si è visto ancora un euro ad eccezione di alcuni soggetti impegnati nella loro programmazione e progettazione, (sic !), che ne hanno già incassato parecchi (di euro). Non un solo cantiere è stato aperto, nessuna opera è stata avviata, né si intravede all’orizzonte un sussulto di concretezza e di responsabilità. Già un danno enorme alla città è stato provocato nella fase di programmazione di queste risorse.

Piuttosto che concentrarle laddove ce ne sarebbe stato maggiore bisogno ( come ad esempio tutta l’area fronte mare e il porto in particolare), si è malpensato di frammentarle e spezzettarle come se fossero coriandoli, magari per accontentare qualcuno e, non invece, impegnarle per infrastrutturare e irrobustire Crotone, per renderla meglio in grado di affrontare la sfida della crescita e dello sviluppo di cui ha urgentemente bisogno. Ma ce di più! Osserviamo, ormai quasi settimanalmente, l’anomala circostanza in cui vengono approvati dalla Giunta Comunale gli interventi dei PISU, che delibera progetti genericamente titolati, senza prendere necessaria visione degli elaborati tecnici e programmatici, depositati, così come recitano le stesse delibere, in qualche polveroso scaffale d’ufficio, e soprattutto senza indicare tempi e procedure di realizzazione, per consentire al Consiglio Comunale e in particolar modo ai cittadini, di sapere cosa si fa, come si fa, con quali tempi e con quali risultati. La giunta Vallone, continua operare in spregio alla trasparenza della gestione e della attività amministrativa, senza una programmazione chiara, tale da poterla rendere fruibile e condivisibile alla città intera.

Ci chiediamo, a quasi due anni dall’assegnazione delle risorse per la realizzazione dei PISU, quanto sino ad ora sia stato effettivamente rendicontato e soprattutto per chi e per cosa, perché di cantieri aperti in città non vi è neppure l’ombra! È davvero incredibile continuare ad osservare che coloro i quali sono stati designati dagli elettori al governo della città ed hanno presentato in occasione della campagna elettorale programmi ed impegni che vengono, ormai a distanza di quasi un anno, puntualmente dimenticati e disattesi, e nel frattempo la città di Crotone registra una delle più drammatiche crisi della sua storia. È ancora presente nella nostra mente l’eco del giuramento solenne del sindaco Vallone nella serata conclusiva della sua campagna elettorale: “Crotone ti voglio bene !”. Un po’ di pudore e vergogna non guasterebbe e soprattutto un po’ di coerenza e gratitudine sarebbe necessaria per ripagare, almeno in parte, la generosità che i Crotonesi hanno avuto nei suoi confronti.

Per tutte queste ragioni, chiederemo che questi temi e che a questi legittimi interrogativi si dia risposta in apposito Consiglio Comunale. Il fondato timore è che proseguendo con questo andazzo, rischiamo di sciupare o peggio di vanificare e perdere, importanti e vitali risorse, che sono già a disposizione della città, così come è avvenuto per i 7 MLN di euro di finanziamenti, destinati alla emersione e riqualificazione dell’area archeologica dell’Antica Kroton, persi per inoperosità".

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