Confindustria Vibo Valentia: risolvere il problema della depurazione
Apprendiamo dagli organi di stampa la notizia che, alcuni Comuni della costa vibonese e non solo, si stanno adoperando nella realizzazione di consorzi che possano far fronte al problema della depurazione che interessa gran parte del territorio provinciale. È sicuramente questo un aspetto positivo ed encomiabile, che evidenzia ancora di più la necessità dei differenti soggetti a perseguire una strada comune con l’intento di uscire definitivamente da una crisi ambientale che, ancora oggi, non sembra trovare soluzione. A parlare è Antonio Gentile, Presidente di Confindustria Vibo Valentia, che segue da vicino e con attenzione, una vicenda che sta per molti versi negativamente contrassegnando una provincia intera ed un settore, quello dell’industria turistica, fortemente danneggiata da un degrado ambientale non più accettabile. Confindustria non più tardi di qualche settima addietro, aveva riunito intorno ad un tavolo tutti i protagonisti interessati sull’argomento, politici, imprenditori e primi cittadini, creando quelle pre-condizioni che potessero in qualche maniera, “svegliare” gli addetti ai lavori, a partite dalle singole amministrazioni, ciascuna per la sua parte e per la sua responsabilità. Bisogna certamente accogliere con soddisfazione, quello che i sindaci delle varie Amministrazioni Comunali si stanno impegnando a portare avanti, sottolinea Gentile, essere infatti preparati alla realizzazione di un “project financing” che possa sfruttare al meglio le disponibilità finanziarie che la Regione tramite il Cipe potrà mettere a disposizione, non è infatti cosa di poco conto, ma è opportuno e soprattutto urgente, pensare di intervenire non solo a medio e lungo termine, ma anche a breve, brevissimo termine, dando soluzione alle criticità più impellenti, per evitare che la stagione ormai alle porte, non registri ulteriori danni e disagi come quelle degli anni più recenti. È dunque necessario produrre uno sforzo ulteriore e immediato, ribadiamo di tutti i soggetti interessati, che promuova la vera misura dell’efficacia delle azioni messe in opera sinergicamente, con l’obiettivo di qualificare il territorio, attraverso la tutela di un ecosistema che non può più essere vilipeso ed in questo, conclude Gentile, Confindustria non abbasserà mai la guardia, nella certezza che le imprese turistiche non possono più farsi carico delle inefficienze della pubblica amministrazione. Gli investimenti economici degli imprenditori nel preparare al meglio le strutture ricettive rischiano infatti di essere mortificati da una ennesima stagione di mare sporco. Una ipotesi inaccettabile che decreterebbe il fallimento di un intero comparto produttivo.