Convento di Colloreto: incontro con i responsabili Anas e Tecnis

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In seguito all’articolo apparso le settimane scorse sulla stampa, mediante il quale il sindaco di Morano, Francesco Di Leone, manifestava le proprie preoccupazioni in merito a possibili danni per il convento di Colloreto connessi ai lavori di ammodernamento del tratto autostradale Salerno/Reggio Calabria, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra l’ing. Meli, in rappresentanza dell’Anas, l’ing. Miceli, in rappresentanza della Tecnis, e il primo cittadino moranese. Nel corso della riunione i due tecnici hanno rassicurato il Sindaco in merito ad eventuali problemi che potrebbero interessare i resti dell’antico sito per i lavori in corso, precisando che la realizzazione delle opere di quel tratto non avrebbe assolutamente provocato danni alla struttura.

Il Sindaco, dal canto suo, ha fatto rilevare come nessuna documentazione, in merito all’oggetto dei lavori, fosse stata trasferita al Comune e che prima di procedere nell’esecuzione degli stessi sarebbe stato opportuno informare l’Ente circa le opere da eseguire. Di Leone, inoltre, ha chiesto ai tecnici presenti, l’invio della documentazione, che poi, nei giorni scorsi, è pervenuta, relativa ai lavori effettuati o da effettuare al fine di una giusta valutazione di quanto realizzato o da realizzare. Il primo cittadino ha evidenziato che prima dell’intervento che interesserà l’altra corsia del tratto autostradale, su cui insiste la maggior parte del complesso conventuale, è opportuno e necessario procedere ad una verifica puntuale della struttura, allo scopo di evitare danni irrecuperabili, e prevedere eventuali opere di consolidamento e recupero del sito archeologico.

“Sono soddisfatto dell’incontro e delle informazioni fornite da due tecnici – ha dichiarato Di Leone - ma saremo vigili sul proseguimento dei lavori. Ritengo che il convento di Colloreto, essendo un patrimonio storico artistico culturale dell’intero territorio, vada tutelato in tutti i suoi aspetti e che tutte le istituzioni interessate, ai più alti livelli dirigenziali, svolgano un’azione preventiva di controllo finalizzata alla conservazione di un bene di cotanto inestimabile valore”.