Frode da 8 milioni di euro. 100 dirigenti sportivi indagati in Campania ed a Cosenza
La Guardia di Finanza di Salerno, in Campania, ha scoperto una frode fiscale da 8 milioni di euro perpetrata attraverso l'emissione di fatture false. Le indagini hanno coinvolto il Sapri calcio, società che militava nel campionato nazionale dilettanti, diverse associazioni satelliti del territorio cilentano, del Vallo di Diano, delle provincie di Napoli, Salerno, Potenza, Avellino e, in Calabria, di Cosenza. La Procura della Repubblica di Sala Consilina ha iscritto 100 persone nel registro degli indagati.
I FATTI | Secondo gli inquirenti la società sportiva si finanziava con un meccanismo sleale, trattenendo per sé la parte delle imposte che sarebbero dovute confluire nelle casse dello Stato mentre gli amministratori delle associazioni sportive evadevano le imposte aggirando le norme che prevedono agevolazioni di natura contabile e fiscale nel settore sportivo amatoriale. Attraverso banche e complessi accertamenti bancari, le indagini hanno permesso di ricostruire l'intero volume d'affari realizzato dalla società sportiva e che ammonta a 4 milioni di euro, per lo più riguardante costi fittizi che hanno causato, attraverso il mancato versamento delle imposte da parte del Sapri calcio e da parte delle associazioni calcistiche collegate, un danno allo Stato di 8 milioni di euro.
I cento indagati per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per emissione di fatture per operazioni inesistenti e per occultamento della documentazione contabile, sono quasi tutti dirigenti delle associazioni sportive e rappresentanti legali delle imprese destinatarie delle fatture. I finanzieri hanno anche sequestrato una abbondante documentazione che costituirebbe la prova del reato.