Marcellina, si conclude la missione giovani
Si avvia alla conclusione la missione giovani proposta dietro interessamento del parroco della cittadina tirrenica ad opera dei Padri oblati di Maria Immacolata. Iniziata il 6 novembre 2011 l’evento si è accompagnato alla vita della comunità per l’intero arco dell’anno pastorale. In questi giorni si sta vivendo la settimana conclusiva, iniziata lo scorso 8 maggio, sotto lo sguardo di Maria, nel giorno che la pietà popolare ha designato per la Supplica alla Vergine santa che si tiene in tutte le chiese del mondo.
Momenti altamente significativi che hanno portato la gioia del Cristo Risorto fuori dalle mura della chiesa. La tenda della missione, vero quartier generale nella centralissima piazza Agorà è diventata parte integrante della vita sociale. Molto partecipata ed intensamente suggestiva la messa della sera dell’otto maggio in memoria di tutti i giovani defunti. Nomi e ricordi sono stati messi insieme nel sacrificio Eucaristico che è stato preceduto da una processione aux flambeaux che è partita dalla Chiesa madre ed ha raggiunto piazza Agorà. Le visite dei missionari nelle scuole e nelle case dei giovani ha nuovamente contagiato il volto giovane della comunità. Un equipe di ben ventotto missionari, tutti giovani provenienti da diverse parti d’Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Toscana), due seminaristi Walter del Texas e Kevin da Haiti, un allegrissimo frà Marcello e ben cinque Padri oblati.
Momenti forti di questi giorni sono state le preghiere dinanzi al Santissimo a chiusura della giornata alle ore 23.00. Molto coinvolgente il pomeriggio di giovedì con i giochi in piazza. Ieri sera, venerdì, la liturgia penitenziale in piazza ai piedi del grande Crocifisso ligneo venerato in parrocchia. Grande attesa per stasera per la festa conclusiva della Missione, preparata con tanta passione dagli stessi missionari e dai giovani del luogo. Il tutto culminerà domenica con la Messa di chiusura alle ore 11.00 nella chiesa madre. Una missione che si chiude sotto la protezione di Maria. Si è svolta infatti tra due date particolarmente mariane (8 e 13 maggio). Questo seme – dice entusiasta il Parroco – vuole significare che la Chiesa è viva e presente e propone come unico modello di vita il Signore, salvatore di ogni uomo.
La chiesa è presente per incoraggiare a non perdere mai la speranza di poter cambiare. Se cambiano in bene le persone cambia anche il volto della stessa chiesa che è formata dai battezzati. La speranza - continua il Parroco – è che l’evento non rimanga un momento isolato della vita cristiana ma sia servito a consolidare la fede e ad aggrapparsi di più a Cristo e meno agli uomini, che guarda caso non salvano, anzi a volte precipitano. La comunità Marcellinese esprime il suo ringraziamento ai missionari Oblati e spera che da questa missione si riparta con più certezza per continuare ad essere servi del vangelo, che porta in se la novità antica e sempre nuova di Cristo, speranza del mondo.