Asp Catanzaro: ristrutturazioni per l’ospedale di Lamezia Terme

Catanzaro Salute

Prosegue a ritmo incessante l’opera di riorganizzazione e ristrutturazione del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, che in meno di due anni ha visto l’ammodernamento di molti reparti, apportando notevoli miglioramenti che fino a qualche anno fa sembravano impossibili. Attualmente sono in corso, o in fase di avvio, numerosi cantieri che riguardano diversi settori: Pronto Soccorso, ammodernamento dei vecchi ascensori delle torri A e B, completamento degli ascensori nei reparti, climatizzazione nel reparto di Pediatria, completamento del reparto di Fibrosicistica, ristrutturazione dell’Obitorio, rimodulazione degli sportelli CUP e Ticket, nuovo Centro ambulatoriale per i medici “Sumaisti” (specialisti ambulatoriali), ristrutturazione del Blocco operatorio e la definizione del bando di gara per il progetto energetico da quasi tre milioni di euro opere che daranno al nosocomio un aspetto estetico definitivo e lo porrà come la struttura ospedaliera migliore del territorio calabrese. Lavori che non finiranno qui: completata la fase uno, infatti, che nei primi due anni della gestione Mancuso ha prodotto notevoli miglioramenti nell’ospedale lametino, dopo l’estate partirà la fase due, che prevede l’avvio di altre opere. In particolare la ristrutturazione riguarderà i reparti di Nefrologia e Dialisi, Urologia, Endoscopia Interventistica, Oncologia, Centro Trasfusionale e l’apertura della Tossicologia Forense.

Tutti i cantieri, sia quelli in corso che quelli futuri, sono stati attivati nell’ottica della riorganizzazione strutturale dell’ospedale, con interventi finalizzati al raggiungimento di standard che siano anche al di sopra dei requisiti per l’accreditamento, orientato al miglioramento delle condizioni di ricovero, all'innalzamento del livello della qualità, alla semplificazione delle condizioni di accesso ai servizi, alla promozione di aspetti di umanizzazione. “Sarà migliorato anche l’aspetto alberghiero – annuncia il direttore generale dell’Asp, Dott. Prof. Gerardo Mancuso – un obiettivo da non sottovalutare e che ha la sua importanza per avere strutture idonee ad accogliere i pazienti, come ormai avviene ovunque. E’ giusto che una persona sofferente e con problemi di salute possa trovare nelle strutture di assistenza anche un ambiente accogliente. Anche questo rientra quindi tra i nostri progetti, perché intendiamo fornire al cittadino un servizio sanitario di eccellenza in tutti i settori e non perché vogliamo tagliare nastri. Con la chiusura di questo primo lotto già ci saranno notevoli miglioramenti, perché termineremo tutto il piano terra, dove troverà posto l’area dell’emergenza-urgenza con un’attività ordinata, mentre tutte le attività ambulatoriali della città verranno ricondotte in un unico punto, così la gente saprà dove rivolgersi per trovare un determinato servizio. Stiamo inoltre terminando i lavori all’interno delle attività di degenza, che saranno separate dalle altre, dato che non ci può essere promiscuità”.

“Stiamo investendo molto sul miglioramento di tutta la struttura – ha sottolineato Mancuso – per dare al presidio ospedaliero di Lamezia un tono e dei reparti di avanguardia e funzionali, anche se ci troviamo in un momento congiunturale molto difficile. Stiamo tentando di risolvere tutta una serie di questioni che riguardano sia l’organizzazione dell’Asp che l’erogazione dei servizi assistenziali al cittadino. Il nostro Presidio ospedaliero, per effetto dei numerosi investimenti che si stanno realizzando in questi ultimi due anni, si colloca fra i migliori ospedali regionali, certamente un riferimento attorno al quale si fonda la rete assistenziale ospedaliera della Calabria: ospedale provinciale sì, ma anche di riferimento regionale. Chi si occupa di tecnica ospedaliera – ha concluso il dg – sa che questo è un modello proposto in tutto il mondo, che funziona e rappresenta la condizione essenziale dell'organizzazione ospedaliera. All’interno del nostro presidio ospedaliero ci sono delle professionalità di elevato spessore che però i difetti di organizzazione e di gestione passata hanno sopito”.