Cassano allo Ionio, il giallo della casalinga scomparsa

Cosenza Cronaca

Diciannove anni dopo la scomparsa, resta un giallo il caso di Silvana Oliva, casalinga di Cassano Ionio, ingoiata nel nulla il 12 gennaio 1993. L'ultima a vederla fu la figlia, allora tredicenne, cui la donna raccontò che sarebbe uscita per incontrare e avere un chiarimento con l'imprenditore con cui aveva una relazione e che l'aveva portata a lasciare il marito e casa di famiglia.

Il giallo di Silvana Oliva è raccontato nell'edizione in edicola oggi del quotidiano "Gazzetta del Sud", che prende spunto dalla dichiarazione di morte presunta della donna, che oggi avrebbe 51 anni, decretata a febbraio dal Tribunale di Castrovillari su istanza dell'ex marito che ha avviato la procedura poiche' vuole rifarsi una vita ma risultava ancora ufficialmente sposato a Silvana, di cui nessuno ha mai avuto notizie. L'inchiesta sulla scomparsa della donna, che non guidava nemmeno la macchina, condotta contro ignoti dai carabinieri di Cassano e dalla Procura di Castrovillari, fu archiviata nel 1996.

Il compagno, che subì diverse perquisizioni, raccontò che quella mattina non la vide e fu scagionato anche perchè aveva un alibi. La figlia ha più volte chiesto che fosse riaperta, spiega "Gazzetta del Sud", ma non è mai successo. I familiari di Silvana Oliva chiesero anche aiuto alla trasmissione televisiva della Rai "Chi l'ha visto", ma fu tutto inutile.