Saracena. Si rinnova la tradizione del Crocifisso
Valorizzazione dell’identità culturale e religiosa, la Città del Moscato Passito continua a far tesoro delle sue più autentiche tradizioni popolari. Si è celebrato ieri (domenica 13) il SS.Crocifisso. L’intera comunità vi ha preso parte. In prima fila il Sindaco Mario Albino Gagliardi. La Città del Moscato Passito fa parte dell’Associazione “Città del Crocifisso”. Lo scorso anno ha ospitato le altre cinque rappresentanze pugliesi. Obiettivo del sodalizio è il consolidamento di un comune percorso culturale, religioso ed anche di marketing territoriale tra le diverse città aderenti.
Partita dalla Chiesa di Santa Maria del Gamio, accompagnata dal complesso bandistico musicale Raffaele Diana, guidata dal Maestro Antonio Di Vasto, la processione è salita da via Santa Maria Maddalena, passando poi da via Casale e giungendo alla chiesetta di sant'Antonio. La cappella era aperta e adornata all’esterno da un’infiorata realizzata da Mimmo Laurito. Sulla gradinata della chiesa, i germogli di grano e, appesi ai balconi, le coperte più belle per accogliere il Crocifisso. Rinnovata la tradizione: prima la congrega del Crocifisso, poi la banda, subito dopo gli amministratori e una delegazione degli scout, quindi il sacerdote e la statua del Crocifisso, portata a mano dai fedeli. Dietro, in processione, la popolazione.
La processione ha toccato anche via Casale, via Roma, via Giorgio La Pira. Si è giunti alla Chiesetta dell'annunziata, dove il 5 giugno prossimo, alla presenza del Vescovo, si festeggerà il 25esimo della ristrutturazione. Da qui, si è tornati indietro, fino in piazza XX Settembre dove il Santo Crocifisso è stato girato verso la folla. È quindi partita l’accensione dei fuochi.
Si è proseguito per Corso Pisacane fino alla Chiesa di San Leone in piazza S. Lio. Qui, il Crocifisso è entrato in chiesa. Da qui, ci si è incamminati verso via Vittorio Emanuele e piazza Alfonsino Senatore e poi verso il quartiere Portanova e Scarano, per poi risalire di nuovo alla chiesa di Santa Maria del Gamio, da dove la processione era partita.
Durante il percorso, tanti i tavoli con petali di fiori sui quali, per un attimo, come da tradizione, si è poggiata la statua nel cambio tra i fedeli e numerosi i balconi addobbati con le coperte più belle da dove sono stati fatti cadere, al passaggio, petali di rose di vari colori e ginestre.