Cosenza: siglata intesa per la prosecuzione della campagna di scavo

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Una intesa istituzionale dedicata ad un sito straordinario, una miniera preistorica rara nel mondo, esplorata solo per parte e pronta ad essere oggetto di nuove indagini utili a definirne ancora più compiutamente la rilevanza scientifica. Così il Protocollo siglato stamane dal presidente Mario Oliverio, dal presidente Domenico Pappaterra, dal sindaco Luca Branda, rispettivamente per Provincia, Ente Parco Nazionale del Pollino, Comune di Sant’Agata d’Esaro per la prosecuzione della campagna di scavo e di ricerca a Grotta della Monaca. Una cavità particolarissima del Pollino, dominante a strapiombo l’alta valle del fiume Esaro sino alla dorsale tirrenica, indagata dal 2000 da una missione di ricerca speleo-archeologica dell’Università di Bari, operante su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e su autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria . Una missione, conclusasi, che ha consentito di visionare gran parte del giacimento archeologico sotterraneo, dal quale mancano ulteriori settori di notevole interesse sia minierario che sepolcrale. Rifinanziato dai tre enti il programma di studio, di ricerca e di scavo, dal nuovo impulso si attendono informazioni storico- scientifiche che potranno sicuramente dire ancora di più sulle non comuni caratteristiche del sito , ricco ad esempio di Yuconite, minerale rinvenibile nel mondo solo in Canada.

“Abbiamo voluto sostenere questa importante iniziativa malgrado le forti restrizioni imposte dai tagli del governo centrale- ha detto il presidente Mario Oliverio subito dopo la firma del Protocollo- perché si stratta di intervenire su di un bene dalla straordinaria importanza e valore. Il patrimonio di beni culturali è una fondamentale leva di sviluppo, soprattutto in un momento di crisi come quella attuale. Il sito della Grotta della Monaca di Sant’Agata d’Esaro è un punto di forza per l’intero comprensorio e per questo può costituire una formidabile attrattiva. Su di esso c’è un lavoro da portare a compimento e quindi sottoporre a cura e valorizzazione.” “ In relazione a questa evidenza storica di primissimo piano prosegue la collaborazione del Parco del Pollino - ha messo in evidenza il presidente Domenico Pappaterra-. Andare avanti nel suo studio è fondamentale, anche nella direzione di una sua fruibilità, come è per la Grotta del Romito di Papasidero che attrae flussi turistici.”

“Con la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa – ha dunque affermato il sindaco Luca Branda– le istituzioni locali, a cominciare dal Comune, confermano la loro attenzione nei confronti del sito, rilevante patrimonio scientifico e archeologico ed importante risorsa turistica. I fondi destinati al programma di studio, ricerca e scavo rappresentano un eccellente investimento, perché contribuiscono alla valorizzazione di una delle più importanti attrazioni del territorio.” L’occasione della firma ha visto presenti la dott.ssa Arianna Fasano, delegata del Comune di Sant’Agata d’Esaro per la Grotta della Monaca ed il prof. Felice Larocca, archeologo dell’Università di Bari , coordinatore delle indagini sulla miniera preistorica, la meglio conservata in Europa. Da questi, la soddisfazione per la ripresa degli studi sul luogo frequentato da minatori di 20mila anni fa e dei quali la Grotta ha restituito gli utensili adoperati per l’attività estrattiva; un sito sepolcrale che ha custodito e portato sino ad oggi un centinaio di inumazioni dai corredi particolarmente interessanti.