Guccione, restituire il potere di decidere i rappresentanti in Parlamento ai cittadini
"Lo scenario emerso in Calabria e nel resto del Paese dopo le elezioni amministrative ci consegna una situazione fortemente preoccupante, in cui aumentano a vista d’occhio la disaffezione e l’astensionismo dei cittadini nei confronti del voto, cresce il vento dell’antipolitica ed emerge una richiesta sempre più pressante da parte dell’opinione pubblica affinchè sia al più presto restituita alla politica una dimensione di credibilità e sobrietà che sappia ridurre gli sprechi e i costi eccessivi generati dalle clientele e togliere il Paese e, soprattutto la nostra regione, dall’impasse e dalla crisi devastante che li sovrasta e di cui i giovani, i lavoratori, le famiglie e i ceti meno abbienti stanno pagando il prezzo più alto. - Comunica una nota di Carlo Guccione, consigliere regionale Pd - Di fronte a questo stato di cose sarebbe davvero assurdo ed impensabile continuare a “tirare a campare”, puntare all’autoconservazione e allo scarico delle responsabilità, tentando di lasciare, ancora una volta, le cose come stanno.
Tale atteggiamento sarebbe ancor più grave alla luce delle indicazioni chiare e cristalline emerse dalla campagna referendaria dello scorso anno che, nonostante il “no” della Consulta, hanno indicato nella riforma dell’attuale legge elettorale il primo punto per una sostanziale e radicale autoriforma dei partiti e della politica.
Occorre, quindi, una mobilitazione generale del basso che costringa il Parlamento nella sua interezza a procedere immediatamente e concretamente alla riforma e alla modifica del “porcellum”.
Per questo motivo aderisco senza riserve all’appello ad una “mobilitazione dal basso” lanciato dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.
Sarò presente all’assemblea regionale delle associazioni, dei movimenti e dei comitati convocata per martedì prossimo alle 17 presso il Salone degli Specchi della Provincia e mi impegnerò attivamente e senza risparmio di energie per raccogliere le firme per la petizione popolare da consegnare al Parlamento. A tal proposito, mi permetto di sollecitare i parlamentari nazionali calabresi e i consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici ad essere presenti e a farsi interpreti, di una volontà popolare che rifiuta e respinge con nettezza e sdegno questa “legge-vergogna” che impedisce ai cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti in Parlamento. - Conclude Guccione - I calabresi non sopportano più un Parlamento di “nominati”, sradicati dai territori e senza nessun rapporto con le popolazioni e con i loro problemi. Essi desiderano riappropriarsi pienamente del loro sacrosanto diritto di scegliere liberamente gli uomini e le donne di cui vogliono farsi rappresentare nel luogo più alto della partecipazione democratica che è il Parlamento. Non raccogliere e assecondare tale desiderio significa accelerare il definitivo suicidio dei partiti e delle loro classi dirigenti."