Talarico (Idv): Scopelliti vuole di nuovo privatizzare l’acqua

Calabria Politica

“Tradendo la volontà degli elettori che si sono espressi al referendum del giugno scorso apprendiamo con stupore che la Giunta regionale, in merito alla gestione del ciclo integrato delle acque in Calabria, non intenda minimamente considerare l’esito del referendum svoltosi nel giugno scorso, puntando, come se nulla fosse accaduto, ancora su una forma di gestione privatistica del settore, sebbene camuffata dalla natura giuridica del soggetto gestore. – Lo scrive in una nota Mimmo Talarico Consigliere regionale della Calabria di Italia dei Valori - E sì, perché la storia di questi anni è quella di una società mista, la Sorical, che, nonostante vedesse la Regione detentrice della maggioranza del pacchetto azionario, è stata nella sostanza piegata alle esigenze di lucro dei soci privati. Ciò spiega il perché, ad esempio, sono state imposte tariffe arbitrarie ai comuni, senza attuare gli investimenti sulle infrastrutture, che pure erano previsti nella convenzione tra la società e la Regione.

Per non parlare - si legge ancora nel comunicato - delle azioni di forza poste in essere in questi anni da Sorical, che, sul presupposto della morosità, ha sospeso la fornitura di acqua potabile ad una serie di comuni, secondo una logica mercantile che non può essere applicata ad un bene fondamentale per la vita qual è l’acqua. Ora, dopo l’abbandono di Veolià, la Regione, anziché tenere conto di quanto espresso dai cittadini, si prepara ad individuare un nuovo socio privato, annunciando che a breve sarà emanato un apposito bando pubblico. E’ quanto è emerso dalla conferenza stampa che il Presidente della Giunta, l’assessore Gentile ed il Presidente di Sorical Sergio Abramo, hanno tenuto recentemente a Catanzaro. In questo modo non si farà altro che consegnare di nuovo la gestione delle acque calabresi in mani private, tradendo la volontà degli oltre 800 mila cittadini della nostra regione che hanno detto no alla privatizzazione dell’acqua. Noi diciamo di no. Ed invitiamo il Presidente Scopelliti a riferire presto in Consiglio, sospendendo ogni decisione sulla questione”.


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