Reggio: tre denunce per incendio colposo aggravato
In concomitanza con l’imminente stagione estiva, continua assidua l’attività di contrasto al reato di incendio boschivo da parte dei Reparti del Corpo Forestale dello Stato presenti sul territorio della provincia di Reggio Calabria. Negli ultimi giorni, tre soggetti sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria, con l’accusa di aver provocato per colpa altrettanti incendi boschivi. Nel primo caso, durante il normale servizio di controllo del territorio eseguito dal Comando Stazione di Laureana di Borrello, il personale in servizio notava nella località “Ciuciola” dello stesso comune, una consistente coltre di fumo bianco da un bosco costituito da macchia mediterranea e da essenze arboree quali pini, robinie e querce. Considerata l’entità dell’incendio e il forte vento che spirava, venivano prontamente attivate le procedure operative che, in tarda serata, portavano allo spegnimento dell’incendio. Nel contempo, il personale del CFS intervenuto, effettuava un primo sopralluogo, isolando elementi utili al prosieguo dell’attività investigativa volta ad individuare i responsabili di tale reato. Da ulteriori accertamenti effettuati sull’area in questione il giorno successivo da personale specializzato del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale del Comando Provinciale di Reggio Calabria, utilizzando la tecnica d’investigazione denominata MEF – Metodo delle evidenze fisiche, veniva accertato che l’incendio era partito da un sito posto nel fondo valle, risultato di proprietà di tale G.F. di anni 44, il quale, dopo aver accatastato i residui provenienti dalla pulitura del suo impianto di kiwi, aveva proceduto alla loro bruciatura perdendone immediatamente il controllo a causa del forte vento. G.F., convocato in caserma, non poteva che ammettere le proprie responsabilità.
Nel secondo caso, il personale del CFS si è trovato ad operare sul versante jonico reggino. Il Comando Stazione di Brancaleone, durante i consueti controlli dei territori rurali dei comuni di competenza, notava che da poco era stato appiccato un incendio nella località “Grappidà” in agro del comune di Casignana e si recava prontamente sul luogo. Una vota giunto sul posto, il personale in servizio identificava un soggetto, tale A.D. di anni 73, che si prodigava con difficoltà allo spegnimento delle fiamme da lui stesso appiccate, che, nel frattempo, avevano raggiunto un vicino bosco di querce. Veniva accertato che, anche in questo caso, A.D., nel tentativo di ripulire il proprio terreno dai residui vegetali, aveva acceso due distinti focolai con le stoppie accumulate, perdendo in breve il controllo del fuoco. L’ultimo intervento è stato operato dal Comando Stazione di Reggio Calabria, il cui personale veniva allertato dalla Centrale Operativa Regionale per un incendio scoppiato in località “Asparella” di Cannavò, frazione della città capoluogo. Giunto sul posto, venivano notati tre distinti focolai appiccati ai margini di un uliveto. Poco più a valle del terreno in questione, era presente un bosco di pini e querce. Le indagini esperite nell’immediatezza evidenziavano come i focolai, accesi da tale C.N. di anni 68, erano presto sfuggiti al suo controllo causa il forte vento che in quel momento soffiava sulla zona e le fiamme si erano rapidamente propagate bosco limitrofo. Anche C.N. dovrà rispondere dell’ipotesi di reato prevista dall’art 423 bis del codice penale.