Candigliota (Idv): prende corpo, finalmente, l’enoteca regionale

Crotone Politica

"La casa dei vini calabresi (anzi, le case), dopo un lungo iter progettuale e legislativo vede insediarsi ufficialmente il CdA. Lo apprendiamo oggi da notizie di stampa che, pur destando soddisfazione, tuttavia, nella loro formulazione, ci lasciano esterrefatti. – Lo scrive in una nota Emilio Candigliota - Segretario Provinciale Italia dei Valori Crotone - Lungi dall’apparire come colui il quale rivendica primogeniture, peraltro ben note, come segretario provinciale di Italia dei Valori, non posso esimermi dal ricordare che l’idea della istituzione dell’Enoteca Regionale, come luogo di valorizzazione delle produzioni vitivinicole calabresi ed al contempo opportunità di sviluppo ulteriore nel settore e non solo, nacque grazie alla sensibilità ed alla intuizione politica di Emilio De Masi, leader del partito. A dimostrarlo: i documenti. Forse sconosciuti all’on. Pacenza ed ai rappresentanti la Giunta regionale che ieri hanno presenziato alla conferenza stampa. Fu, per l’esattezza, una delibera, la n°186 del 16.06.2008, della Giunta prov.le di Crotone, proposta dal suo Vice-Presidente Emilio De Masi, ad indirizzare l’istituzione dell’Enoteca Regionale nel territorio del cirotano, dopo la sua approvazione trasmessa alla Regione per quanto di competenza.

Da quel pensiero, cristallizzato in delibera, si determinò, anche grazie all’ invocazione, di chi l’aveva concepito, di necessaria coesione istituzionale rispetto ad un progetto che non riguardava unicamente il crotonese ma la Calabria tutta, la prosecuzione (non si intende disconoscerlo) da parte di altri esponenti istituzionali, di quel disegno. Progetto di legge decaduto, come da regolamento regionale, poiché non approvato, con il termine della legislatura. Oggi, che la Calabria pare possa dire di avere la sua Enoteca Regionale, nel ricordarne con onestà intellettuale la cronistoria, non è accettabile si dimentichi di ricondurne la realizzazione anche e soprattutto alla caparbietà politica di chi di quel progetto è ideatore. Emilio De Masi, infatti, dopo pochi mesi dalla sua elezione in Consiglio Regionale, depositò un apposito disegno di legge, che, ad onor del vero, prevedeva un'unica sede: Cirò. Riprendeva, così, quel sogno partito da Crotone e, in qualche modo, riaccendendo i riflettori, recuperava la discussione politica sul bisogno della Calabria di avere un punto di riferimento preciso per promuovere, incentivare, sviluppare ed armonizzare una delle sue eccellenze: il vino.

Allora, la lungimiranza di Scopelliti e della sua Giunta, di cui abbiam letto riconoscimento in una nota dell’on. Pacenza, si traduce nel semplice recepimento di un monito venuto da Italia dei Valori, tanto importante e, peraltro, normativamente ben realizzato in quella proposta di legge che ricordavo esser stata depositata da De Masi e sottoscritta da altri, da indurre la stessa Giunta ad affrettarsi a farla propria con delibera successiva. Non facciamo torto a nessuno, dunque, se, nuovamente congratulandoci ed esprimendo soddisfazione per la solenne ufficializzazione, a margine di una conferenza stampa, dell’insediamento degli organismi dell’Enoteca, ricordiamo che la Legge Regionale che l’ha istituita ha recepito, all’80% circa, la proposta di De Masi. Evidentemente anche la Giunta e gli esponenti istituzionali del centrodestra calabrese, non hanno potuto fare a meno di riconoscerne il valore, tanto dell’idea quanto del disegno normativo. Salvo poi dimenticarlo in altre sedi".


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