Cda Enoteca regionale. Le considerazioni di Vincenzo Camposano (Pdl)
“Dietro gli atti amministrativi c’è sempre una volontà politica che, in rari casi, trova in consiglio il consenso sia della maggioranza, che della minoranza. È stato questo il caso, ad esempio, del disegno di legge di iniziativa della giunta regionale guidata da Peppe Scopelliti che ha istituzionalizzato la Casa dei vini di Calabria e la Casa degli Oli di Calabria”.
Il capogruppo Pdl in consiglio comunale di Crotone, Vincenzo Camposano, interviene sulla vicenda che sta interessando l’insediamento dei rispettivi Cda dei due organismi istituzionalizzati dalla Regione per promuovere, valorizzare e commercializzare le produzioni locali di vini e olii.
“Lungi dal disconoscere l’impegno espresso dall’onorevole De Masi – spiega Camposano – ai tempi in cui ricopriva la carica di vicepresidente della Provincia di Crotone per ipotizzare l’insediamento di questo Ente nel Cirotano, è altrettanto doveroso sottolineare che le competenze in materia sono di esclusiva pertinenza della Regione. Una delibera provinciale, infatti, non avrebbe potuto certo avviare l’iter di istituzionalizzazione dell’Enoteca regionale. Al contrario, in quel frangente del 2008 sarebbe servita una volontà politica che è invece mancata all’esecutivo guidato da Agazio Loiero. Come ricorderanno gli amici dell’Idv, a distanza di un anno, era il 7 aprile del 2009, l’onorevole Salvatore Pacenza depositò un disegno di legge per istituire nel Cirotano la sede dell’Enoteca regionale in pieno raccordo con l’allora vicepresidente della Provincia Emilio De Masi. Ad opporsi all’approvazione del Ddl fu l’ex assessore regionale all’Agricoltura in quota Pd, Mario Pirillo, senza che i rappresentanti del Crotonese di area centrosinistra all’interno dell’esecutivo regionale battessero ciglio. Il Ddl si arenò! Facendo un salto cronologico di qualche mese, ricorderei inoltre che il governatore Scopelliti mise subito l’istituzionalizzazione dell’Enoteca nel Cirotano fra i primi punti del suo programma elettorale.
E così è stato. Perché il disegno di legge approvato in consiglio regionale il 31 gennaio del 2011 è di iniziativa della giunta regionale. Subito dopo, lo stesso esecutivo regionale ha dato impulso perché tale legge non rimanesse una dichiarazione di intenti. Ma con sorprendente celerità ha provveduto agli adempimenti necessari all’avvio delle attività per i due Enti. In conclusione, una proposta di legge può restare tale senza la necessaria volontà di chi governa ad attuarla. Ecco perché l’Enoteca regionale è l’espressione emblematica del pragmatismo e della concretezza amministrativa messa in campo dall’esecutivo guidato da Giuseppe Scopelliti”.