Furto scuola Janò, Didonna: maggiore attenzione da parte delle istituzioni
“Il quartiere Janò, prima periferia a nord della città di Catanzaro, merita attenzione ed un maggiore controllo da parte delle Istituzione alla luce di alcuni episodi criminosi che hanno interessato la scuola dell’infanzia della zona nonché alcune private abitazione. - Comunica una nota di Corrado Didonna del Rinnovamento di Catanzaro - E da molto tempo ed ulteriormente rafforzato in occasione della frana del febbraio 2010 , che gli abitanti di Janò chiedono una maggiore presenza dello Stato, fin ora completamente assente sia sotto il profilo dell’ordine e la sicurezza pubblica , sia sul rispetto degli impegni presi da Regione,Provincia e Comune per ripristinare e bonificare l’intera area sul piano del dissesto idrogeologico. Fin d’ora si sono viste sono caroselli e promesse elettorale fatte da chiunque abbia capito che sulla “necessità” dei cittadini , si possa costruire le proprie fortune politiche, promesse che però svaniscono immediatamente dopo l’apertura delle urne.
La misura ha raggiunto il colmo , anche a seguito di un furto perpetrato nei giorni scorsi da ignoti presso la scuola dell’infanzia del quartiere , dove sono stati sottratti all’interno dei locali dei bambini , delle somme di denaro che sarebbero servite per consentire agli stessi scolari di poter fare una gita d’istruzione a fine del loro iter scolastico. - Continua Didonna - Ovviamente, non ci sono parole per commentare fatti del genere che danneggiano bambini in tenera età, in considerazione che eventi simili non sono isolati bensì frequenti; come sono ciclici i danneggiamenti all’esterno dei locali della scuola ed addirittura anche all’interno, come accaduto qualche anno addietro, con la completa distruzione del locale ad uso informatico della scuola che ha riportato oltre ad enormi problemi didattici anche danni patrimoniali per oltre 30 mila euro; “notizie criminis” puntualmente denunciate alle Forze dell’Ordine dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo “Catanzaro Est” ma che allo stato attuale sono rimasti ancora senza colpevoli.
Alla luce di quanto , è necessario che le Istituzioni tutte a partire dal Prefetto di Catanzaro, dott. Antonio Reppucci , intervengano predisponendo adeguati servizi di prevenzione al crimine , sensibilizzando Questore e Comandante provinciale dei Carabinieri, affinché si vedano sul territorio di Janò, una maggiore presenza di Polizia e Carabinieri; e non solo è importante anche che il Sindaco della città Sergio Abramo ripristini per le proprie competenze, l’uso delle telecamere poste all’esterno della scuola anch’esse danneggiate da “signori” che si sentono forti in un territorio abbandonato delle Istituzioni, nonché si prodighi tramite le associazioni di volontariato come quella dell’A.N.C. (Associazione Nazione Carabinieri) per costituire un servizio di vigilanza all’ingresso ed all’ uscita dei bambini dall’istituto per come avviene giornalmente nelle altre scuole della città: - conclude Didonna - tutto ciò perché i circa 2000 abitanti di Janò, bambini compresi, non sono cittadini di serie B ma persone che meritano l’attenzione e degne risposte che da catanzaresi hanno il diritto di pretendere!”