Presentati i progetti della Provincia di Cosenza con la Rete Italiana di Cultura Popolare

Cosenza Attualità
La conferenza

Sono numerose le attività che la Provincia di Cosenza avvierà nei prossimi mesi con la Rete Italiana di Cultura Popolare, della quale l’Ente guidato dal presidente Mario Oliverio è socio sostenitore. Iniziative che ancora una volta, dopo quelle passate, avranno ad obiettivo la valorizzazione della cultura del territorio, la messa a sistema delle sue diverse forme espressive, dei valori di cui si alimenta, in direzione della condivisione e di una essenziale trasmissione dei saperi. A presentarle sono stati nel pomeriggio di giovedì, in Provincia, l’assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano ed il direttore della Rete Antonio Damasco.

Un primo appuntamento - è stato segnalato - è già fissato ai primi di luglio con la partecipazione alla VII edizione del Festival Internazionale dell’Oralità Popolare, in programma a Torino dal 5 all’ 8 Luglio prossimi. Per il grande evento che conterà artisti e relatori provenienti dai vari continenti, la Provincia presenterà un proprio spazio dedicato alle minoranze linguistiche ed al patrimonio culturale espresso dalle comunità arbëreshe ed occitana.

E, mentre resta riconfermata per il 13 dicembre la giornata della Cultura Popolare all’interno dl Festival delle Province, l’assessore Corigliano ha annunciato il lavoro di costituzione delle “Cattedre Ambulanti di Cultura Popolare”, attraverso le quali si esprime l’attività dell’ “Università itinerante” che promuove incontri, laboratori e performances per sensibilizzare e rimettere in circolo le buone pratiche della cultura popolare. Le “Cattedre , come in tutta Italia, si svilupperanno mediante l’incontro tra i Testimoni della Cultura Popolare. Un primo lavoro di ricognizione fa in questa direzione capo all’arte della tessitura di Longobucco.

Quale altra azione significativa, l’assessore alla Cultura ha segnalato l’apporto della Provincia di Cosenza nella fase di costruzione dell’ Archivio Partecipato della Rete nel quale sarà possibile inserire video, testi, fotografie, musiche, interviste, feste e tradizioni, giochi e modi di lavorare, cibo e artigianato. Metadati che possono essere condivisi da ricercatori, artisti, studenti e singole persone e che ha visto come primo promotore Tullio De Mauro, professore emerito e linguista di fama internazionale. Un primo contributo riguarda un documento girato sulle feste tradizionali della provincia, per una produzione della WDI. Altri contenuti condivisi dalla Provincia arriveranno sulla Radio Web, media utile per contattare e diffondere, salvaguardare e promuovere la cultura popolare, così il nascente primo social network della Cultura.

“Quella popolare, intesa come insieme di conoscenze e valori tradizionali oltre che storici, è una cultura necessaria, non solo per le caratteristiche identitarie di cui è portatrice, ma anche come punto di riferimento nell’epoca della globalizzazione e della conseguente omologazione. Il lavoro svolto dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, che la Provincia sostiene, è prezioso. Per questo, sta favorendo importanti connessioni, quali ad esempio, con i Comuni, attivandosi per le adesioni. In questo virtuoso circuito sono entrati a far parte Laino Borgo, Laino Castello, Vaccarizzo Albanese e la loro significativa dote di feste tradizionali. Contiamo, nel prossimo futuro di mettere in rete altre realtà, per le quali i contatti si stanno sviluppando in maniera positiva.”

Circa l’85% del territorio nazionale aderisce oggi alla Rete - ha dunque segnalato il direttore Antonio Damasco.- Un dato notevole, che ha permesso di pensare e costruire una piattaforma web a disposizione di tutti i territori dei quali raccogliere contributi. Il nostro è un Paese che possiede immensi beni. Prima che scompaiono, poiché parliamo di cultura immateriale, dobbiamo riconoscerli e far si che la trasmissione passi da una generazione all’altra. I nuovi sistemi di comunicazione favoriranno di certo questo obiettivo.”