Crotone. Spanò: ha già da tempo la sua Fabbrica della creatività
“Forse non ce ne si è accorti, ma Crotone ha già da tempo la sua Fabbrica della creatività, e la sua sede è proprio in piazza della Resistenza! Per chi non lo ricordasse, tra i numerosi Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (PISU per gli addetti ai lavori) varati soltanto un anno fa, era previsto un originale intervento da 2,35 milioni di euro che, collocandosi nel centro storico, nell’intento degli inventori contribuirà alla crescita del territorio. – Lo scrive in una nota Cesare Spanò Capo Gruppo Consiglio Comunale Crotone Lista Scopelliti Presidente - Secondo la formulazione originaria, il progetto ha infatti lo scopo di recuperare il complesso monastico di S. Chiara per destinarlo a “Fabbrica della Creatività”. In particolare è prevista la realizzazione di laboratori con annessi uffici amministrativi e locali destinati a funzioni di presidio per attività di vigilanza e di controllo. L’articolazione dell’idea progettuale avrebbe dovuto essere la seguente: 1° livello “Laboratorio di Partecipazione”; 2° livello “Vigilanza e Controllo di Quartiere”; 3° livello “Documentazione e promozione culturale”; 4° livello “Laboratorio Teatrale”.
La fantasiosa denominazione e la dotazione non indifferente, hanno sin dall’inizio destato l’attenzione di molti osservatori, che hanno impegnato la propria immaginazione cercando di capire cosa potesse nascondere questa idea per certi versi geniale. Ecco quindi che lo scorso 16 maggio, con delibera n. 166 viene svelato l’arcano e la giunta decide di dare fondo alle proprie risorse creative inventando una serie di bizzarre giustificazioni per motivare lo spostamento dal centro storico al teatro comunale, un’opera in costruzione da tempo immemore: finalmente la creatività viene allo scoperto ! Nel testo della delibera viene citata “un’ampia convergenza di opinioni di carattere tecnico-amministrativo e politico” su tale scelta: ma con chi ne hanno parlato ? Qualcuno potrebbe indicarmi quest’ampiezza che sfugge ai più ? Non mi risulta che le commissioni consiliari siano state coinvolte nella decisione. Il teatro comunale, investimento incompiuto che finora ha assorbito una quantità spaventosa di denaro pubblico, viene definito come “in avanzato stato di realizzazione”. Temo si tratti di un caso di allucinazione collettiva, visto l’evidente ritardo in cui versa. Meno male che adesso si presta a divenire la soluzione anche per la “fabbrica”…
La Fabbrica della Creatività - si legge ancora nel comunicato - sarà dedicata ad “azioni per la creazione/potenziamento delle imprese di produzione di contenuti e servizi digitali interattivi”, e la giunta nel motivare la nuova localizzazione si premura di rassicurare la cittadinanza che comunque avrà autonomia gestionale rispetto al teatro. Su questo non avrei dubbi, perché si punta sempre a moltiplicare i consigli di amministrazione e i consulenti (al di sotto dei 20.000 euro) cui dare incarichi. Mi rattrista vedere citato il piano strategico per motivare la coerenza della scelta. Sembra che se ne ricordi l’esistenza soltanto per questioni di forma, ma per il resto quel documento continua a giacere nei cassetti di qualche scrivania comunale, sebbene frutto di un’articolata condivisione con tutte le forze sociali cittadine. Certo che, in conclusione, dispiace riscontrare la superficialità con cui si gestiscono le risorse comunitarie, soprattutto in tempi in cui l’ondata di crisi che ci ha investito richiederebbe una maggiore oculatezza. Quando si riuscirà a comprendere che in questo modo si pregiudicano le speranze per un futuro diverso ? Quando vedremo interventi finalizzati al sostegno delle imprese piuttosto che al sostegno di idee fantasiose e lontane dai bisogni espressi dal territorio ? E’ osceno l’uso che viene fatto di fondi che nascono per cambiare il volto di una città, divenuti costantemente simbolo di una spesa sterile e fine a sé stessa. Ed è assurdo che si capovolgano decisioni assunte un anno fa, pretendendo di coprire la scelta con motivazioni incoerenti”.
Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.