Lettera del Presidente di Confindustria al sindaco Sergio Abramo
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Presidente di Confindustria Catanzaro, Giuseppe Gatto, al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.
"Caro Sergio,
sento il dovere di formularTi un augurio di buon lavoro per la difficile avventura che Ti appresti ad intraprendere in un contesto così problematico che desta serissime preoccupazioni per l’intero paese e per la nostra terra in particolare.
Prescindo dalle vicissitudini che hanno caratterizzato le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio e la Tua proclamazione, perché ogni considerazione nel merito mi imporrebbe di esprimere giudizi personali dai quali intendo astenermi in questa sede.
Per la stessa ragione intendo astenermi pure da ogni valutazione relativa alle vicende che hanno portato alla mancata proclamazione dei consiglieri comunali, al punto che i poteri del consiglio comunale risultano ancora oggi conferiti al commissario straordinario .
Prescindo anche da ogni apprezzamento, che ovviamente non mi compete, sulla Tua decisione di formare la nuova giunta comunale senza che si abbia contezza dei tempi di proclamazione dei consiglieri.
Non posso prescindere, però, dal rappresentarTi le preoccupazioni che mi vengono segnalate da più parti riguardo la nomina ad assessore dell’ing. Vincenzo Belmonte, al quale sono state assegnate la delega alle attività economiche e quella ai lavori pubblici, entrambe strettamente correlate, per funzioni e affinità, a quella del settore urbanistica, del quale il neo assessore è stato dirigente sino a pochi mesi fa, e che rappresentano attività nevralgiche per l’intero sistema economico e produttivo locale.
La maggiore inquietudine che mi è stata segnalata riguarda il fatto che il neo assessore, secondo notizie riportate dalla stampa alcuni mesi addietro, sarebbe stato coinvolto in due distinti procedimenti penali connessi alla sua funzione di dirigente del comune, per corruzione e per concorso esterno in associazione mafiosa.
Nello stesso procedimento penale per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa sono state coinvolte, tra gli altri, due imprese di costruzioni, già associate a Confindustria Catanzaro, per le quali, sotto la mia presidenza, è stata disposta l’interruzione del rapporto associativo con il conforto di Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro.
Sono consapevole che qualsiasi cittadino è innocente sino al terzo grado di giudizio e che gli avvisi di garanzia costituiscono appunto una garanzia per l’indagato e non un annuncio di condanna, e questo vale, ovviamente anche per l’ing. Belmonte al quale auguro che le ipotesi di reato contestate si siano già rivelate giudizialmente infondate.
Non Ti nascondo, però, che, se fosse confermato che il neo assessore risulta ancora pur soltanto indagato, chiunque di noi - che ha condiviso la decisione di interrompere il rapporto associativo con le due imprese coinvolte nella stessa indagine - proverebbe - per così dire - un certo disagio a rapportarsi con un assessore alle attività economiche ed ai lavori pubblici, già dirigente del settore urbanistica, coinvolto in procedimenti penali per reati di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione connessi alla sua funzione di dirigente del comune.
Conosco la Tua sensibilità ai problemi della legalità, tanto che ho apprezzato il Tuo positivo commento, appena dopo la Tua proclamazione, sui protocolli di legalità sottoscritti con la Prefettura - cui Confindustria Catanzaro ha aderito per prima – i quali, secondo quanto hai dichiarato alla stampa locale, costituiscono una maggiore garanzia per il Comune e vanno nella direzione che il Comune intende intraprendere per fornire garanzie di massima trasparenza e legalità.
A Te, uomo ed imprenditore di estrazione confindustriale, non sfuggirà che Confindustria Catanzaro, ha profuso e continua a profondere, specie negli ultimi tempi, un immane impegno finalizzato al ripristino e alla riaffermazione dei principi di legalità e di etica, che, con il supporto di Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro e di tutte le Forze dell’Ordine, sta producendo risultati pregevoli tra i quali sono fiero di registrare quello che ha portato - sotto la mia presidenza - alla interruzione del rapporto associativo con le due imprese associate coinvolte nella stessa indagine del neo assessore per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Sono certo, dunque, che mi fornirai cortesi rassicurazioni circa la intervenuta chiusura delle indagini in senso favorevole per il neo assessore."