Piano Casa Calabria, le modifiche non basteranno
Lettera aperta di Federproprietà Calabria, dell'avvocato Francesco Granato, agli ordini professionali ed alle associazioni di categoria.
"Le modifiche apportate ieri dall’Assemblea regionale della Calabria alla legge regionale n. 7 del 2012, che modificava a sua volta la legge regionale 21 del 2010 conosciuta come “Piano casa”, rischiano di aggiungere un tassello semplicemente legislativo ad un quadro destinato a rimanere, ormai per molteplici ragioni, lettera morta.
Gli obiettivi di ridurre il consumo del territorio e di propiziare nuovi investimenti sul patrimonio edilizio esistente con una forte focalizzazione sulla qualità del costruito diventano infatti, giorno dopo giorno, difficili ed inverosimili.
L’emergenza sismica nazionale, in queste ore più profonda, induce infatti a ripensare la politica degli ampliamenti e richiama tecnici e progettisti a valutazioni accentuate e responsabilità ineludibili.
Costruire sul costruito, ossia sopra edifici programmati per ben definiti carichi, rappresenta oggi più che mai una opzione avventurosa, salvo ad essere confortati, sotto il profilo tecnico e strutturale, da garanzie di tenuta che difficilmente i tecnici, oggi più di ieri, saranno propensi a rilasciare. Discorso diverso, ovviamente, potrà valere per le costruzioni “a livello”anche se queste non risponderanno, evidentemente, all’esigenza di ridurre il consumo di territorio.
Fra interrogativi vecchi ed emergenze nuove è quindi poco probabile che percettibili risorse economiche vengano attivate dalla nuova legge sugli ampliamenti, rimasta già inattuata al suo primo apparire l’11 agosto 2010 quando ancora nemmeno la crisi economica si era manifestata nella sua essenzialità e consistenza.
Questi semplici motivi ci inducono a rinnovare la proposta che venga istituito e con urgenza in Calabria il Tavolo dell’Edilizia per riprendere necessariamente insieme - categorie, professionisti e imprese - la strada di un processo più volte interrotto."