Arpacal, misure radiometriche nel territorio di Mongiana

Vibo Valentia Attualità

Si è conclusa la prima parte delle misure radiometriche effettuate nel territorio del Comune di Mongiana, realizzate a cura del Laboratorio fisico “Ettore Majorana” del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL).

Nell’ambito della gestione del progetto della rete di monitoraggio regionale sulla radioattività ambientale per la misura della dose gamma in aria, personale dell’Arpacal ha consegnato al Corpo Forestale dello Stato del Parco di “Villa Vittoria” di Mongiana un poster scientifico illustrativo sulla radioattività ambientale, che è stato affisso nel percorso interno al parco stesso, in prossimità della stazione di rivelamento. Inoltre, al fine di completare la stima della radioattività naturale, in tale occasione sono stati installati, all’interno delle strutture presenti nel parco, dei dosimetri passivi per la misura della concentrazione di attività del gas radon. Il radon infatti rappresenta circa il 40% della radioattività naturale.

Questo territorio, infatti, grazie alla sua posizione geografica, rappresenta un valido punto di monitoraggio. “Tenendo infatti presente che il campo radioattivo naturale è generato da due componenti principali, una di origine terrestre e l’altra proveniente dallo spazio – commenta il dr. Salvatore Procopio del Laboratorio fisico “E. Majorana” del Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal - la componente extraterrestre della radioattività naturale assume valori significativi a partire proprio da altitudini come quella a cui si trova Mongiana (926 m s.l.m.). L’analisi dei dati raccolti nei mesi precedenti, unitamente ai dati raccolti in altri territori calabresi, ha permesso di ricostruire una distribuzione territoriale del campo radioattivo naturale”.

In Calabria, infatti, per la rete di sorveglianza della radioattività ambientale, sono operative tre stazioni che misurano il rateo di dose gamma in aria (nGy/h): Crotone, Monte Cupone e, appunto, Mongiana. Le centraline per il monitoraggio della radioattività - di proprietà dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e gestiti da ARPACAL - posizionate in queste zone, afferiscono alla rete europea per la sorveglianza e le emergenze nucleari del territorio. In caso di incidente nucleare o di fusione di una sorgente di radioattività artificiale, comunemente usate anche sul nostro territorio per uso civile ed industriale, le centraline registrano le eventuali anomalie radioattive presenti e fanno scattare l’allarme e le conseguenti procedure di sicurezza. I valori della radioattività naturale, inoltre, oscillano durante l’anno e queste oscillazioni sono imputabili a diverse variabili.

“Dalle informazioni registrate dalle diverse stazioni, insieme ai dati acquisiti nel corso di misurazioni campali – prosegue Procopio - è stato possibile indagare sulle fluttuazioni temporali del fondo gamma, valutare le variazioni in funzione dell’altitudine e apprezzare l’influenza delle caratteristiche geologiche del territorio. I dati giornalieri sulla radioattività, acquisiti nel parco di Mongiana, consentono dunque di proteggere il nostro ambiente e la salute in caso di incidenti con rilascio di radioattività in atmosfera e sono preziosi per la stima del fondo della radioattività naturale nel nostro territorio. L’interesse scientifico di questo luogo riguarda dunque anche il campo della radioattività ambientale”.