Congresso provinciale Federazione dei Giovani Socialisti
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma della Federazione dei Giovani Socialisti di Cosenza
“Il 20 Giugno importante appuntamento per i Giovani Socialisti Cosentini. A partire dalle 16:30, presso la Federazione del PSI in Via Adige, si apriranno i lavori del Congresso Provinciale FGS. Un Congresso che vedrà i Giovani Socialisti impegnati nell’importante scelta del Segretario e del Direttivo Provinciale. Il regolamento prevede che ogni iscritto alla FGS può presentare la sua candidatura se supportato da un minimo di tre componenti l’assemblea congressuale, che ne condivideranno anche il programma attraverso un documento che sarà proposto all’intera platea.
Un Congresso aperto ad un ampio dibattito, dunque, che vedrà i Giovani Socialisti confrontarsi sui tanti temi che in questi giorni animano il dibattito e riempiono l’Agenda politica del Paese. Ma soprattutto una scelta politica per sua stessa natura in forte controtendenza con l’arroccamento e la conservazione delle attuali classi dirigenti del paese, che ripudiano il ricambio generazionale e hanno paura di confrontarsi con una generazione che, forse, ha più energie, idee e competenze da proporre in una fase così difficile per l’Italia. La federazione dei giovani socialisti - FGS - è la giovanile del PSI ed è l’unica in Italia a far parte in maniera organica dell’ECOSY (giovanile del PSE). In Calabria la situazione è drammatica: disoccupazione giovanile al 40%, un giovane su due costretto ad ‘emigrare’. E questa volta ad andare via non sono solo giovani operai e braccianti, ma tanti laureati altrimenti costretti a lavorare sottopagati, con la speranza di vendere qualche contratto in qualche call center del catanzarese o della zona industriale di Rende. Si parte dunque dalla denuncia forte di condizioni di vita e di lavoro vergognose, con lo spirito che ha caratterizzato le battaglie dei Socialisti negli anni 60 e 70 contro il caporalato. Si parte dal congresso, con la ‘rabbia’ di chi non vuole e non può rimanere spettatore passivo, per dare voce a chi non ce l’ha, con l’entusiasmo dei Giovani che vogliono combattere per rivendicare i loro diritti e assumersi le proprie responsabilità, con la testardaggine tipica calabrese e con l’orgoglio Socialista.”
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